Scandicci: insoluti mensa scolastica, recuperati 239mila euro di crediti grazie a una task force
Recupero crediti da parte del Comune del fiorentino
giovedì 14 luglio 2022 10:23
E’ pari a 239.018,89 euro la somma già saldata dalle famiglie che avevano un debito con l’Amministrazione comunale di Scandicci per il pagamento della tariffa della mensa scolastica, a partire da un ammontare iniziale complessivo di 418.048,29 euro di insoluti al 14 ottobre scorso; è questo il risultato dell’attività di una task force interna agli uffici comunali scandiccesi, che lavora ininterrottamente dall’autunno dello scorso anno e che negli ultimi nove mesi ha già portato al recupero del 57,17% del credito di partenza.
Questi primi nove mesi di attività di recupero crediti interna agli uffici comunali è stata condotta contattando le famiglie con insoluti, sia telefonicamente che con email, con la ricerca continua di accordi che consentano la soluzione dei diversi casi. “Gli uffici – spiegano i responsabili - propongono di volta in volta ai diversi nuclei piani di rientro compatibili con le diverse situazioni familiari”.
“I nostri uffici stanno portando avanti un lavoro capillare, che sta già dando i migliori risultati – dice l’assessora alla Pubblica istruzione Ivana Palomba – la maggioranza delle famiglie con figli a scuola paga con regolarità un servizio di qualità che ha un forte valore educativo; in alcuni casi tuttavia avviene che alcuni nuclei non siano, o non possano essere, altrettanto puntuali, e allora è necessario che l’Amministrazione comunale intervenga per recuperare gli insoluti. Aver recuperato questo tipo di attività all’interno dei nostri uffici, con uno servizio predisposto grazie ad un progetto specifico, si è rivelato fin dall’inizio un’ottima scelta, sia per i risultati ottenuti fin dalle prime settimane, sia per il rispetto e la riservatezza rivolta a famiglie che hanno oggettive condizioni di difficoltà, che in ogni caso sono tenute a risolvere la propria situazione e si impegnano per farlo. Da parte nostra il controllo accurato e imparziale delle situazioni in cui il pagamento della mensa non è regolare parte dal principio base di equità, nei confronti delle famiglie che invece effettuano i pagamenti con puntualità”.