Firenze, operai occupano il negozio di Patrizia Pepe: sit-in dentro la boutique in centro
La protesta organizzata da Sudd Cobas: 'Garantire lavoro e diritti a questi operai, che per anni anni hanno cucito e stirato vestiti con paghe da fame'
sabato 08 novembre 2025 19:09
Operai dentro il negozio di Patrizia Pepe nel centro di Firenze, in piazza San Giovanni. La protesta si è svolta nella giornata di oggi, sabato 8 novembre, ed è organizzata dal sindacato Sudd Cobas.
"Questi sono gli operai de L’Alba di Montemurlo e stanno facendo un sit-in dentro la boutique Patrizia Pepe in piazza Duomo a Firenze - spiega il sindacato sui social, dove è stato pubblicato un video con i lavoratori all'interno del punto vendita - Sono stati prima sfruttati, poi picchiati e poi lasciati senza stipendi e senza lavoro. Un tavolo aperto dalla Provincia di Prato ha messo a sedere il sindacato insieme ai vari brand della moda committenti del L’Alba. L’obiettivo è garantire lavoro e diritti a questi operai, dopo che per anni anni hanno cucito e stirato vestiti in vendita a centinaia di euro con paghe da fame, orari massacranti e senza diritti. Patrizia Pepe rifiuta di partecipare al tavolo ed al percorso di ricollocamento degli operai. Di fatto, sta rifiutando un percorso che garantirebbe alle proprie commesse in futuro di essere lavorate senza situazioni di sfruttamento e caporalato".
"Questo atteggiamento è quello che sta trasformando il Made In Italy in uno “Shame in Italy”: la moda non può fondarsi su giungle di appalti e subappalti dove i diritti dei lavoratori vengono schiacciati. Patrizia Pepe dice di non sapere. Ma non fa nulla per evitare che la propria filiera sia un luogo di sfruttamento. Non è cosi? Ci spieghino allora loro perché non siedono insieme agli altri committenti al tavolo", conclude Sudd Cobas.
Dopo un presidio andato avanti anche in serata, fuori e dentro il negozio, Sudd Cobas annuncia che "Patrizia Pepe parteciperà al tavolo di filiera. La decisione è arrivata dopo otto ore di sit-in nella boutique di Firenze da parte degli operai de L'Alba di Montemurlo. La lotta di questi lavoratori sta finalmente dando una scossa al sistema-moda, chiamando i brand a farsi carico delle condizioni di chi lavora nelle proprie filiere. Da Prato può partire una rivoluzione del modo di concepire le filiere della moda, mettendo davvero al centro i diritti di chi lavora negli appalti e nei subappalti. Ora sta al sistema-moda dimostrare di essere capace di dare un futuro di lavoro e di diritti a questi lavoratori".
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