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Merli catturati in natura per essere usati come richiami per la caccia: denunciato un uomo

Tre merli in una gabbia, fornita di cibo e acqua, ma di dimensioni non adeguate ad ospitare tre merli

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mercoledì 13 aprile 2022 09:48

Merli allevati come richiami vivi ma prelevati illecitamente in natura. E' quanto scoperto dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Borgo San Lorenzo, durante un sopralluogo a seguito di una segnalazione di detenzione di avifauna in condizioni non idonee presso un immobile sito in Comune di Vicchio (Firenze).

 

Giunti sul posto, i carabinieri forestali sono entrati nell’edificio, che è risultato essere un deposito di materiale vario, tra cui numerose gabbie per uccelli, che l’interessato ha dichiarato di aver utilizzato per l’allevamento di richiami vivi, attualmente cessato, spiegando ai militari di detenere solo tre esemplari di merlo, detenzione giustificata producendo copia dell’istanza di autorizzazione per allevamento di uccelli da utilizzare come richiami vivi, presentata alla Regione Toscana, che tuttavia non era stato ancora autorizzato. Così riporta una nota dei militari forestali.

 

I tre esemplari di merlo, non ancora adulti, erano detenuti presso l’abitazione dell’uomo, all’interno di una gabbietta delle dimensioni di circa 20x30 cm con altezza di circa 25 cm. La gabbia era fornita di cibo e acqua, ma le dimensioni non erano adeguate ad ospitare tre merli. Gabbie di tale tipo vengono infatti di solito utilizzate per la detenzione di un solo uccello durante l’attività venatoria.

 

Circa l’origine dei tre uccelli, il soggetto ha mostrato un documento a sua firma, attestante la provenienza di otto merli dall’allevamento di uccelli da utilizzare come richiami vivi, di sua proprietà.

 

I Carabinieri forestali hanno chiesto di mostrare il luogo dove si trovavano gli altri uccelli dell’allevamento, da cui sarebbero nati anche gli altri indicati nel documento esibito. Tuttavia il luogo del presunto allevamento risultava in realtà chiuso e l’immobile non più nella sua disponibilità. Il soggetto ha dichiarato inoltre di non avere altri esemplari oltre ai tre poiché ignoti ne avevano aperta la gabbia, facendoli volare via.

 

Ai militari sembrava chiaro che la detenzione dei tre merli fosse riconducibile ad una illecita cattura in natura, con plausibile sottrazione dei piccoli dal nido.

 

I militari hanno segnalato l’uomo all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto come richiami vivi per l’attività venatoria esemplari di avifauna selvatica, nei cui confronti è consentita l’attività venatoria, dei quali non era però in grado di attestare la regolare provenienza e pertanto riconducibili ad una illecita cattura in natura. Inoltre gli veniva contestato di aver tenuto in condizioni non compatibili con la loro natura i merli, ancora non adulti, che custodiva all’interno di un’unica piccola gabbia.

 

I Carabinieri forestali hanno sequestrato i volatili dopo aver disposto che i tre esemplari fossero detenuti in singole gabbie. In applicazione della Legge Regionale di riferimento è stata comminata anche una sanzione amministrativa di 100 euro.

 

 

 
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