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Sanità, dal Pnrr arrivano 450 milioni per la Toscana. Il ministro Speranza a Firenze

Giani: 'Si tradurranno in una vera e propria riorganizzazione dei servizi, di fatto una riforma'

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sabato 05 marzo 2022 19:18

La sanità di domani, un domani assai prossimo, da realizzare da qui a quattro anni, entro il 2026, è stata l'argomento al centro dell'incontro “Pnrr e del futuro della sanità territoriale tra prossimità e innovazione”, svoltosi questa mattina all’Istituto degli innocenti di Firenze, alla presenza del ministro alla salute Roberto Speranza, che ha deciso di iniziare da qui il suo tour sull’uso dei fondi Pnrr destinati alla sanità: oltre 15 miliardi di euro (più di venti con il fondo complementare), di cui 449,5 milioni a disposizione per la Toscana. 

 

Si tradurranno in una vera e propria riorganizzazione dei servizi, di fatto una riforma” spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani. ”E questi interventi – aggiunge – si sommeranno e saranno in molti casi complementari ad altri finanziati con ulteriori fondi o risorse regionali”. Tre esempi su tutti di questo incrocio il nuovo ospedale di Livorno, rammenta il presidente, su cui la Regione investirà risorse proprie per 200 milioni, Cisanello a Pisa (150 milioni) o Le Scotte a Siena (con altri 40 milioni da ritagliare dal Pnrr). E poi c’è il programma di telemedicina “Connessi in buona compagnia”.   

 

La dote di risorse europee e nazionali in arrivo in Toscana servirà a potenziare l’assistenza e la rete sanitaria territoriale (173,6 milioni). In particolare saranno destinati alle case di comunità (104 milioni), evoluzione delle case della salute già da tempo qui tenute a battesimo e dove specialisti di più settori dovranno dialogare (85 interventi già programmati rispetto ad un obiettivo di 70). Serviranno per gli ospedali di comunità (57 milioni) dove prestare cure intermedie  - venticinque gli interventi: 10 nell’Asl Centro, 8 nella Nord Ovest e 7 nella Sud Est - e serviranno per le centrali operative (12,60 milioni),  una per ogni attuale zona distretto con un’iniezione di nuova tecnologia.

 

“Poi – avverte Giani – è importante però che il Governo accresca nei prossimi anni anche i fondi ordinari destinati a nuove assunzioni e al personale”.

 

Accanto alla sanità territoriale, da potenziare, si parla anche di innovazione, ricerca e digitalizzazione: 268,7 milioni da investire in tutta la regione, per l’ammodernamento delle strutture e la sostituzione di attrezzature obsolete (67,6 milioni), per la digitalizzazione (82,4 milioni) e per l’adeguamento antisismico degli ospedali (118 milioni), con 45 interventi da realizzare su 16 presidi coinvolti. E la formazione: 1,9 milioni con cui saranno finanziate 51 borse di studio di tre anni per medici di medicina generale e 5,3 milioni per corsi sulle infezioni ospedaliere che coinvolgeranno 19.488 operatori. 

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "IL PNRR IN TOSCANA FOCUS SALUTE 104 per 85 Case di Comunità 57 per 25 Ospedali di Comunità 13 per 37 Centrali Operative 82 progetti dipotenziamento delle infrastrutture digitali 119 adeguamento sismico ospedali 68 sostituzione attrezzature obsolete Regione Toscana Cifre in milioni di euro Progetti corso di avanzamento EUGENIOGIANI"

 

Il ministro Speranza ha scelto di avviare il proprio tour dalla Toscana. “Qui – sottolinea – la sanità pubblica è sempre stata molto solida: un modello positivo di assistenza territoriale con le case della salute e un punto ancora oggi di eccellenza. L’obiettivo fondamentale è trasformare la crisi che abbiamo avuto in questi anni in una opportunità di ripartenza e finalmente abbiamo le risorse che ci consentono di conseguire questo obiettivo. I venti miliardi del Pnrr e i 10 miliardi in più sul fondo nazionale sono strumenti fondamentali che ci possono far rilanciare la nostra sanità”. 

 

"Chiudere la stagione dei tagli ed aprire una grande nuova stagione di investimenti. Ma – annota Speranza – insieme alle risorse, che oggi ci sono, servono anche riforme e capacità di ascolto”.

 

“La Toscana non parte da zero sui servizi territoriali – ricorda l’assessore alla salute toscano, Simone Bezzini - Abbiamo da anni case della salute e posti letto di cure intermedie: nel 2020, primo anno di Covid-19, siamo stati in grado di realizzare oltre 91 mila televisite. Ora possiamo ulteriormente migliorarci. La riorganizzazione sarà a vantaggio di tutti: a partire dalla popolazione più anziana con patologie croniche. E’ a loro che guardiamo anche quando pensiamo alla digitalizzazione: per questo abbiamo scelto di confrontarci fin da subito con i sindacati dei pensionati, affinché sia una digitalizzazione da tutti pienamente fruibile“. Un toscano su cinque del resto, annota, ha più di 65 anni, il 16 per cento oltre ottancinque. Si contano più di un milione di malati cronici e tra questi 700 mila presentano più patologie.   

 

Di integrazione socio-sanitaria parla l’assessora Serena Spinelli. “C’è bisogno di costruire un welfare di comunità – spiega l’assessora – Il Pnrr costituisce un’occasione straordinaria per essere più vicini ai cittadini, per semplificare l’accesso a chi ha bisogno e cerca risposte e per costruire une rete di professionisti, competenze e professionalità diverse che si parlino tra loro”.

 

 

 
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