Toscana, via libera al piano per smaltire le liste d'attesa sanitarie entro l'estate
La Regione ha stanziato quasi 32 milioni di euro
venerdì 25 febbraio 2022 10:13
Via libera all'adozione del piano operativo regionale per smaltire entro la prossima estate le liste di attesa, dopo l’incremento di volumi dovuto alla pandemia.
Per le prestazioni da recuperare, sospese a causa del Covid-19 e relative ai tre livelli di assistenza (interventi chirurgici, prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali e screening), la Regione Toscana ha stanziato tutte le risorse previste dalla legge di stabilità 2022 (la 234 del 2021) ovvero 31,5 mln di euro.
Il nuovo piano fornisce le linee guida sulle modalità organizzative da adottare per il recupero delle prestazioni non erogate definendo le risorse utilizzabili sia per livello di assistenza che per azienda sanitaria e un preciso cronoprogramma di recupero, che le aziende dovranno rispettare e sul quale è previsto un monitoraggio trimestrale, per valutare le risorse economiche impiegate e i volumi di prestazioni recuperati.
In particolare, tenuto conto che nel primo trimestre 2022 l’erogazione di prestazioni è ancora condizionata dalla diffusione della pandemia, le aziende dovranno raggiungere entro l’estate il rientro sul cosiddetto ‘catchment index’ e garantire le prestazioni che saranno prenotate, entro i tempi massimi previsti dal Piano regionale di governo delle liste di attesa (Prgla) almeno per il 90% delle prestazioni.
“Per il recupero delle prestazioni, sospese a causa del Covid anche nel 2021, abbiamo stanziato quasi 32 milioni di euro, vale a dire tutte le risorse previste dalla legge di stabilità - commenta il presidente Eugenio Giani -. La recente adozione del nuovo piano ci consentirà di rafforzare le strategie organizzative, condivise con le aziende sanitarie, per smaltire le liste di attesa entro l’estate e garantire le nuove prenotazioni entro i tempi massimi previsti dal piano, almeno per il 90% delle prestazioni -. Come Regione abbiamo messo in campo tutto il possibile. Grazie ad azioni mirate siamo riusciti a recuperare tutte le prestazioni sospese nel corso del 2020 e nel primo semestre 2021. Non è stato così, invece, per alcune prescrizioni effettuate nell’ultimo semestre 2021. Per risolvere queste criticità, determinate ancora una volta dal Covid, abbiamo messo a punto un piano di recupero attraverso una riprogrammazione puntuale dell’offerta pubblica, che comprende anche quella del privato convenzionato”.
La pandemia da Covid-19 anche nel 2021 ha inciso profondamente sull’erogazione di prestazioni ospedaliere, specialistiche ambulatoriali e ha rallentato il programma di screening, producendo al contempo un rinvio, durante le fasi più acute, della richiesta di prestazioni da parte dei cittadini, che si sono poi concentrate tutte nello stesso intervallo di tempo.
Il fabbisogno di prestazioni, misurato attraverso le prescrizioni di visite ed esami strumentali, nella prima parte dell’anno 2021 si è riportato ai livelli dell’anno 2019, dopo il crollo di prescrizioni registrato durante il primo anno di pandemia. Tale andamento è rimasto costante fino a settembre 2021 mentre durante gli ultimi mesi dell’anno si è registrata un’impennata di prescrizioni per visite e prestazioni specialistiche. In particolare nel periodo settembre-dicembre l’incremento è stato pari al +25% rispetto allo stesso periodo del 2019, trend confermato anche nei due primi mesi del 2022. A tale incremento di domanda si è fatto fronte anche grazie all’utilizzo delle risorse previste dal decreto legge 104 del 2020 e da quello successivo 73 del 2021.
Complessivamente la Regione ha recuperato tutte le prestazioni che erano state sospese nel corso del 2020 e nel primo semestre 2021, mentre non tutte le prescrizioni, effettuate nell’ultimo semestre 2021, hanno trovato risposta nell’offerta a carico del servizio sanitario regionale.
A causa della riemersione della domanda (al termine della fase più acuta dell’emergenza sanitaria pandemica e nonostante il recupero effettuato nel primo semestre 2021) nel secondo semestre 2021 si sono registrate le seguenti liste di attesa: 250 mila visite specialistiche (-6% dei volumi erogati nel 2019); 300 mila prestazioni diagnostiche (diagnostica per immagini, diagnostica strumentale; -7% dei volumi erogati nel 2019 ); 37 mila interventi chirurgici programmati in ricovero (-17% dei volumi erogati nel 2019), riconducibili prevalentemente a interventi a bassa complessità, mentre è stata garantita la presa in carico dei pazienti che presentavano un quadro clinico complesso. In particolare, gli interventi oncologici di classe di priorità A sono stati effettuati, rispettando il tempo massimo di 30 giorni così come previsto dal Prgla.