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Gkn, Giani: 'Spiraglio concreto per la trattativa'. Sindacati: 'Stop alla procedura di licenziamento'

'Verificheremo se alle parole spese dall’azienda seguiranno i fatti'

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venerdì 08 ottobre 2021 09:44

"Uno spiraglio concreto per la trattativa". E' quanto dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, presente ieri al Mise a Roma per la vertenza Gkn. Dopo le parole della viceministra Todde che spiegava come l'azienda avesse "assicurato di non aver interesse di attivare la procedura di licenziamento", arrivano anche le dichiarazioni di Giani: "Sono contento, si è aperto uno spiraglio concreto per la trattativa, non si attiva la procedura di licenziamento; c’è un affievolimento delle procedure per la liquidazione; ci sarà un advisor su commissione dell’azienda che sarà affiancato da Invitalia; c’è l’apertura di un confronto su basi oggettive. E’ un successo del fronte compatto che si è creato in questi mesi tra istituzioni e parti sociali e che, grazie alla regia del Mise, esce dalla logica del muro contro muro e pone le basi per una concertazione”.


“Verificheremo se alle parole seguiranno i fatti”, fanno sapere i sindacati in una nota di Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato e Silvia Spera, Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale: "Come Fiom-Cgil abbiamo chiesto fin da subito all’azienda di non riaprire la procedura licenziamento e di ritirare la messa in liquidazione per consentire una ripresa del confronto libero tra le parti. Dopo una lunga discussione abbiamo ottenuto che il Mise si è fatto garante per l’azienda della non riapertura della procedura di licenziamento e dell’avvio di un confronto".
 

"Verificheremo nelle prossime settimane se alle parole spese dall’azienda seguiranno i fatti. Nel merito la Fiom-Cgil ha chiesto al Mise che alla nomina di un advisor dell’azienda sia affiancato Invitalia da parte del Mise per garantire la continuità industriale e occupazionale dello stabilimento anche attraverso la partecipazione statale.
Per la Fiom-Cgil l’obiettivo della trattativa resta la continuità produttiva ed occupazionale dello stabilimento di Campi Bisenzio ed occorre disporre di tutto il tempo utile alla gestione della vertenza. Rimane da parte nostra, la richiesta di ritiro della messa in liquidazione dell’azienda perché riteniamo un’anomalia il confronto con un liquidatore al posto di un Amministratore Delegato".
 

"La straordinaria mobilitazione dei lavoratori e l’azione sindacale della Fiom dopo il ricorso vinto in Tribunale, hanno fatto sì che oggi si ottenesse un risultato. Il governo deve agire con urgenza. È necessario un provvedimento straordinario per fermare i licenziamenti e le riallocazioni produttive di GKN, Timken e Ginetti Ruote per la continuità occupazionale nella transizione industriale. Chiediamo al governo l’apertura di un confronto e rapido sul decreto anti delocalizzazioni perché rischiamo di non aver più tempo".
 

"Il Mise con il Ministero del Lavoro – aggiungono ancora i sindacati - hanno svolto un ruolo di mediazione con la partecipazione delle istituzioni regionali e locali: il tavolo si è concluso con la richiesta di verbalizzare le posizioni e con l’impegno dei Ministeri competenti a incontri tecnici finalizzati alla salvaguardia dell’attività e di tutti i posti di lavoro. La Fiom-Cgil continuerà a sostenere le iniziative sindacali e di mobilitazione condivise con le lavoratrici ed i lavoratori per sostenere l’apertura di una vera trattativa in una vertenza difficile e fondamentale per il Paese”.

 

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