Gkn, convocato un nuovo tavolo al Mise
'La ricerca che il ministero sta portando avanti verso possibili soggetti interessati non si è mai interrotta'
giovedì 30 settembre 2021 12:48
Un nuovo tavolo al Mise sulla vertenza Gkn. Lo annuncia la ViceMinistra al Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde. "La sentenza del giudice del lavoro di Firenze è stata un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia. In questi mesi abbiamo convocato il tavolo tre volte, non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni con le parti e abbiamo lavorato in un contesto difficile con una azienda che ha smarrito il suo senso di responsabilità sociale. L’incontro al MiSE si terrà nei primi giorni di ottobre con l’obiettivo di esercitare quel ruolo di mediazione indispensabile per la vertenza".
Il tavolo è stato convocato il 7 ottobre alle 15 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Al tavolo sono stati invitati il Ministero del Lavoro, la Regione Toscata, il Prefetto di Firenze, i sindaci di Firenze e Campi Bisenzio, Confindustria Firenze, Gkn Firenze, Gkn Automotive Plc, Melrose Plc, Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim, Uilm.
"La ricerca che il ministero sta portando avanti verso possibili soggetti interessati non si è mai interrotta in questi mesi. Per avere delle interlocuzioni serie e concrete serve tempo e anche chiarezza sulla posizione dell’azienda. Stiamo continuando a lavorare in questa direzione”, dichiara la ViceMinistra.
Nei giorni scorsi Gkn aveva convocato un tavolo nella sede della Confindustria di Firenze, ma la Fiom si era dichiarata contraria e aveva ribadito che la sede del confronto avrebbe dovuto essere il Ministero dello Sviluppo Economico.
“La produzione dello stabilimento è incentrata sulla componentistica per l’automotive e in particolare sui semiassi che non smetteranno di essere centrali anche nei nuovi modelli di mobilità elettrica. È importante evidenziare le skill dei lavoratori e la disponibilità delle istituzioni a creare le condizioni di massima competitività per mantenere in quel sito un’attività produttiva. Le leve di competitività sono ciò che crea interesse in un possibile investitore. È chiaro che una tensione sociale elevata non favorisce un nuovo insediamento. Ma non è neanche giusto colpevolizzare chi protesta contro una palese ingiustizia ed i sindacati che si battono per difendere i diritti dei lavoratori”, dichiara la ViceMinistra Todde.
Intanto continua la raccolta firme del il Collettivo di fabbrica dei lavoratori Gkn per fermare le delocalizzazioni. "Non l'abbiamo particolarmente pubblicizzato perché, come tutti sappiamo, le raccolte di firme spesso lasciano il tempo che trovano. Ma la lotta operaia, quando avanza consapevole, sa usare ogni canale, ogni strumento, ogni mezzo senza contemporaneamente esserne fascinata o usata. In poco tempo e senza sforzi particolari, la petizione su change con gli 8 punti anti-delocalizzazioni elaborati dal gruppo di giuslavoristi progressisti e democratici e votati dall'assemblea dei lavoratori Gkn ha passato le 40.000 firme. A questo punto aiutateci a sfondare le 50.000 e non ne parliamo più. Facciamolo così, in scioltezza e di botto".
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