'Kaihil viene da Herat, è arrivato a Firenze con la famiglia', il racconto del sindaco Nardella
'A lui e ai suoi fratelli, io e l’assessora Sara Funaro abbiamo detto che ora sono al sicuro e che a Firenze sono i benvenuti'
giovedì 02 settembre 2021 09:56
"Kaihil viene da Herat. Ha poco più di 20 anni ed è arrivato ieri a Firenze con la sua famiglia". Inizia con queste parole il racconto che il sindaco di Firenze Dario Nardella affida ai social. "Con suo padre lavorava per una multinazionale occidentale e per questo i Talebani li hanno minacciati di morte. Non hanno avuto scelta e hanno dovuto lasciare il loro Paese, gli affetti, i parenti".
"Kahilil è laureato in letteratura inglese e mi ha parlato con lo sguardo vivace di chi non si arrende. A lui e ai suoi fratelli, io e l’assessora Sara Funaro abbiamo detto che ora sono al sicuro e che a Firenze sono i benvenuti. Questa è una delle tante famiglie accolte dal nostro Paese, scappate dalla furia omicida dei Talebani. Non sono migranti economici, non avevano alcuna intenzione di lasciare Herat e, un giorno quando sarà possibile, vogliono tornarci", scrive il sindaco.
"Guardo negli occhi queste persone e penso al fallimento dei Paesi occidentali in questi 20 anni di missione. Penso a quei politici che a parole si preoccupano per l’Afghanistan e poi dicono che l’Europa non può accollarsi questa emergenza umanitaria; che denunciano il terrorismo talebano e poi non vogliono che gli afghani innocenti vengano accolti".
"Sono orgoglioso che tutti i sindaci italiani senza distinzione di colore politico si siamo impegnati concretamente nell’accoglienza. Ora la comunità internazionale dia una svolta a questa emergenza umanitaria di cui tutti sono responsabili", conclude Nardella.
I primi rifugiati sono arrivati il 25 agosto Montecatini Terme, dove passano la quarantena, in un albergo sanitario. La Toscana ne ospiterà per ora 219 in tutto.
Foto tratta dalla pagina Facebook del sindaco Dario Nardella
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