Arrivati in Toscana i primi profughi afghani, circa cento persone a Montecatini
Sono arrivati i primi 106 rifugiati. La Toscana ne ospiterà per ora 219 in tutto
mercoledì 25 agosto 2021 16:30
Sono arrivati in Toscana i primi profughi afghani. Questa mattina a Montecatini sono arrivati i primi 106 rifugiati, che passeranno la quarantena in un albergo sanitario a Montecatini Terme. Entro la giornata è atteso un nuovo scaglione con altre 113 persone. La Toscana ne ospiterà per ora 219 in tutto.
Il presidente Eugenio Giani era presente all’arrivo dei primi 51 rifugiati: “Ci sono molte donne e molti bambini, accolti dalle nostre associazioni. E’ un’emozione forte, la Toscana si distingue per la sua accoglienza e la sua efficienza” aggiunge il presidente.
Le operazioni si sono svolte sotto il coordinamento della Protezione civile insieme alle prefetture e alla Asl Toscana Centro, con forze dell’ordine, esercito, polizia e Carabinieri, condividendo tutte le fasi con Comune e prefettura.
"Bambini, donne, uomini che fuggono da un regime spietato e liberticida. Spero che in Toscana possano costruirsi un futuro migliore. La Toscana è una terra accogliente, di diritti e di libertà", afferma Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale.
Monia Monni, l'Assessora all'ambiente, economia circolare, difesa del suolo, protezione civile e lavori pubblici della Regione Toscana, ha raccontato la storia di Said. "Said ha 6 anni, una tetraparesi spastica e un sospetto di leucemia. È arrivato stamani in Toscana, con la mamma di 27 anni e il fratellino di 8. Sono sfiniti, come tutti gli altri dei quali ho incrociato gli sguardi. Sono 2 settimane che non riceve le cure di cui ha bisogno. Nella foto lo saluto, mentre li trasferiamo al Meyer, sapendo che lo stiamo mettendo nelle mani migliori del mondo. Non si vede, ma piango davanti al suo sorriso sdentato e al suo pollice alzato".
Dopo dieci giorni di quarantena inizierà la fase vera e propria dell’accoglienza, spiega la Regione, con riferimento sia ai comuni ospiti che alle strutture utilizzate, che sarà comunque coordinata dai prefetti nell’ambito del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), il programma nazionale che già vede in Toscana la presenza di 1500 profughi da zone a rischio di vari Paesi.
La Protezione civile regionale, precisa Giani, fornirà tutto il supporto necessario in collaborazione con le istituzioni sul territorio: “Abbiamo dato fin da subito la nostra disponibilità ad accogliere i rifugiati, nel rispetto della tradizione di accoglienza e di organizzazione della Toscana”.
Foto dalle pagine Fb di Mazzeo e Monni