Prandelli: 'Ho sempre amato Firenze e la Fiorentina. Tornato per il cuore. Batistuta...'
Il tecnico torna in viola dopo 10 anni. E potrebbe esserci un clamoroso arrivo del Re Leone
martedì 10 novembre 2020 15:14
E' il giorno del ritorno di Cesare Prandelli in casa Fiorentina. Ufficializzato ieri sera al posto di Beppe Iachini, l'ex tecnico viola torna sulla panchina gigliata dopo oltre 10 anni. Era il 2010 quando se ne andò dopo il divorzio burrascoso con i Della Valle, che lo accusarono di voler andare alla Juve. Dalla Nazionale alle deludenti esperienze in Turchia, Spagna ed Emirati Arabi, fino al Genoa. Ora riparte dalla sua Firenze, città dove da tempo ha scelto di vivere. Un amore andato avanti per tutti questi anni.
“Mi piace l’aspetto umano che c’è in questa società. Ho incrociato Iachini, e ci siamo salutati", ha esordito Prandelli. "C’è grande coesione, e voglia di far bene. Mai, qualche settimana fa, avrei pensato di poter rientrare nei papabili della Fiorentina. Ho sempre amato la Fiorentina, Firenze. Mi sono pagato gli abbonamenti per vederla. Mi auguro, e spero, di poter dare tanto a questa squadra e alla piazza”.
Sugli obiettivi: “Mi sono messo a servizio della società. Sono allenatore, sì, ma anche tifoso della Fiorentina. Ragionerò coi calciatori come se fossi un tifoso vero. Dieci anni dopo le cose cambiano. Ma l’amore è lo stesso. A Firenze non si può non avere fame. E’ una città molto particolare, molto esigente. Dobbiamo capire bene noi come ripagare questa fiducia e questa fame. Voglio che tutti abbiano rispetto per questa piazza e per i nostri tifosi. Obiettivi di classifica? Parte sinistra, dicono tutti. Ma dev’essere solo un punto di partenza. Non di arrivo. La squadra, per me, ha grandi potenzialità. Con ambizione spero di arrivare presto a far molto meglio. Quando Pradè mi ha chiamato sono rimasto molto sorpreso, con piacere, e abbiamo iniziato a parlare subito di calcio. Quando c’è voglia e sintonia si lavora bene”.
E ancora: "Chi me l'ha fatto fare? Il cuore, l’istinto. Vivo qui, a Firenze. Tanti tifosi per strada mi hanno chiesto negli anni di tornare. Io non sarei mai andato via. Ormai lo sappiamo. C’è grande ambizione e voglia in questa società, in questa piazza. E ho voluto riprendere da dove avevo finito. So che posso rovinare l’equilibrio del rapporto che c’è con la gente. Ma sono sicuro che faremo buone cose”.
Sui giocatori: “Qualche idea ce l’ho. Per me Kouame non può fare la prima punta. Deve giocare seconda punta. Amrabat dipende da come giocano anche i compagni. Ha delle qualità straordinarie, può anche fare il giocatore davanti alla difesa, ma solo in determinate circostanze. La prima cosa che ho dettoba Pradè è che questa squadra ha un gran bel motore. Le basi ci sono per poter lavorare bene. Dobbiamo capire perché questo motore non ha girato. Prima, comunque, ne parlerò coi giocatori per capire come e se possiamo fare dei cambiamenti tattici”.
Possibile un ritorno di Batistuta, che già poteva entrare nello staff di Prandelli in precedenti esperienze del tecnico: "Batistuta lo sentirò dopo. Per me può essere un grande valore aggiunto. Perchè per una punta sarebbe un grande motivo di crescita lavorare con Bati, ma ora non si può fare. Ne riparleremo. Vediamo se ci saranno i presupposti”.
Alla Fiorentina ritroverà anche Ribery, che era in campo nel Bayern Monaco che nel 2010 eliminò, tra mille polemiche (e un gol in fuorigioco chilometrico assegnato ai bavaresi dall'arbitro Ovrebo), la Fiorentina dalla Champions: “Non lo vedo da quella sera, col Bayern, e gli dirò se si ricorda di quel furto…gli dirò che è un mariuolo. E’ un grande giocatore. Ma non possiamo pensare che possa fare tutto da solo. Serve un contesto che valorizzi le sue grandissime qualità. Perché se pensiamo di dargli palla e che risolva tutto da sé…siamo sulla strada sbagliata”.
Il contratto di Prandelli è fino a giugno 2021, quindi solo pochi mesi: “Chiamatemi come volete. Supplente, traghettatore. Io sono in una società che ha sempre valorizzato la meritocrazia, e il lavoro. Adesso non ci penso. Penso solo a far risultati e far bene. Poi si vedrà. Conteranno sicuramente i risultati”.