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Dl Ristori, in Toscana 1 circolo su 2 è escluso

L'allarme di Acli e Arci

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venerdì 30 ottobre 2020 11:31

Più della metà dei circoli Arci e Acli della Toscana non beneficerà delle misure previste nel Dl Ristori e rischia di chiudere definitivamente: il decreto prevede infatti che il contributo a fondo perduto erogato dall’Agenzia delle Entrate con una procedura semplice e veloce sia riservato solamente ai circoli possessori di partita Iva escludendo così gli enti del Terzo settore che non svolgono attività commerciali.

 

Questo l'allarme lanciato in un comunicato da Arci e Acli Toscana.



“In Toscana rimangono esclusi ben più della metà dei nostri circoli” spiegano Gianluca Mengozzi, presidente di Arci Toscana, e Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana.  “Il danno non è solo economico ma anche sociale: se i nostri circoli chiudono le comunità si impoveriscono”.



Per Mengozzi e Martelli "la scelta del governo di sospendere le attività dei “centri culturali, dei centri sociali e dei centri ricreativi” è incomprensibile. Penalizza il mondo associativo, impedendo quel prezioso contributo che le associazioni danno alla coesione sociale, mettendo a rischio la tenuta della rete di comunità che sostengono” ribadiscono Arci e Acli della Toscana che chiedono al governo di rivedere la chiusura dei circoli “in un momento in cui la loro attività sarebbe più che mai necessaria” e invitano i parlamentari toscani a sollecitare la revisione di questa norma, “per evitare un danno non solo per i circoli ma per l'intera comunità”.

 
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