Firenze, l'Antico Vinaio trasloca da via de Neri e apre nuovi locali
In via de Neri rimarranno solo le sedi storiche. L'intervista a Tommaso Mazzanti
giovedì 08 ottobre 2020 16:04
L'Antico Vinaio trasloca da via de Neri (ma non del tutto), e apre nuovi locali.
Questa la notizia lanciata nella giornata di oggi, giovedì 8 Ottobre 2020, sul futuro dello storico All'Antico Vinaio. Tommaso Mazzanti, proprietario del celeberrimo locale che ogni giorno fa stare in coda fiorentini e non per le sue schiacciate, ci ha raccontato questa svolta, che arriva a qualche mese dalla prima apertura fissa dell'Antico Vinaio fuori Firenze, a Milano, dove le schiacciate sono sbarcate il 15 giugno, con un successo immediato.
Come è nata questa decisione?
"L'idea è nata da due o tre anni ed è cresciuta d'intensità, fino a diventare una certezza. In Via de Neri rimarranno le due sedi storiche, dove hanno iniziato i miei genitori e dove ho iniziato io. Gli altri negozi saranno dislocati ai Gigli, in zona Stazione Santa Maria Novella e San Marco che arriveranno nel biennio 2020-2022".
Quali sono le tempistiche?
"I Gigli" sono già working in progress. Pensiamo di aprire prima della fine del 2020. Per i negozi a San Marco e nella Stazione i miei consulenti stanno già visionando i fondi e apriremo nel biennio del 2020-2022".
Perchè questa scelta?
"E' una cosa che fa bene a tutti. Io voglio garantire la sicurezza dei ragazzi, voglio assumere. Farà piacere anche ai commercianti e al Comune. Cercheremo attraverso i social di deviare i flussi. In Via de Neri verrà chi lavora in zona e chi vuole vedere le sedi storiche. Per chi viaggia, per chi vuole assaggiare le nostre schiacciate al volo ci sarà la stazione e San Marco."
Altri progetti futuri?
"Ci sono progetti molti grandi, di cui non posso parlare. Il biennio 2020-2022 saranno gli anni della svolta."
Stai assumendo per le nuove aperture?
"Stiamo assumendo fra Firenze e MIlano. Abbiamo assunto 10 persone nell'ultimo mese ed è una bella soddisfazione. Siamo riusciti a reintegrare il personale subito dopo il lockdown, simbolo del legame pazzesco che ci unisce con Firenze. Siamo riusciti a tenere dei bei numeri, nonostante il Covid ci farà perdere un milione e mezzo di fatturato. Non è andata come nelle più rosee aspettative, ma riuscire ad aprire ed assumere è una bella conquista."