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Coronavirus, il 96% dei fiorentini è preoccupato. L'appello di Nardella: 'Non uscite di casa'

Ma secondo il 48% i cittadini sottovalutano il pericolo. Il sindaco: 'La spesa 1-2 volte a settimana e da soli'

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giovedì 19 marzo 2020 19:15

E' il sindaco di Firenze Dario Nardella, tramite una diretta Facebook, a rendere pubblici i risultati del sondaggio lanciato dal Comune due giorni fa, per capire le reazioni dei cittadini all'emergenza Coronavirus. Che ne pensano i fiorentini? Il 96% degli oltre 7000 votanti è preoccupato (tra 'estremamente' e 'moderatamente') per la situazione, una preoccupazione che sale al crescere dell'età.

 

Per questo il sindaco di Firenze rinnova l'appello ai giovani: "Qualcuno di voi non considera l'epidemia così preoccupante, ma questo è un virus terribile che si diffonde facilmente. Ha un contagio di livello 4, ovvero che per un positivo ce ne sono altri quattro contagiati. Poi c'è la situazione degli asintomatici positivi, che trasmettono il virus pur in assenza di sintomi. Un elemento chiarito dalla comunità scientifica, e magari tra chi è asintomatico c'è qualcuno che va per strada o nelle piazze. Rinnovo l'appello: non uscite di casa".

 

L'87% dei fiorentini valuta poi 'adeguata' la risposta delle istituzioni cittadine alla situazione. E che ne pensano i fiorentini degli stessi cittadini di Firenze? Per il 48% c'è una sottovalutazione del pericolo, mentre secondo il 43,5% c'è una corretta percezione del problema. Per il 3,6% invece c'è un eccessivo allarmismo.

 

"Se in base alla maggioranza, e come penso io, c'è troppa sottovalutazione del problema, bisogna rispettare sempre più le ordinanze", continua Nardella. "Si esce solo per motivi di lavoro, di salute e di necessità. Lasciatemi parlare della spesa: i cittadini mi mandano foto di gente in coda fuori dai supermercati come se fossimo davvero in guerra. La prima indicazione è di non andare a fare la spesa tutti i giorni, come mi dicono molti commercianti. Occorre andare a fare la spesa una volta a settimana, o una volta ogni 3-4 giorni. Poi bisogna andare da soli.

E non c'è bisogno di riversarci tutti nei grandi centri commerciali. Ci sono tanti negozi alimentari che sono aperti, ed è possibile anche la consegna a domicilio. Tanti negozi si stanno attrezzando, anche i mercati di San Lorenzo e Sant'Ambrogio. Fare la spesa non può essere una scusa per uscire di casa".

 

Poi sulle diverse persone che ancora escono a fare passeggiate: "Ho raccomandato a tutti di non uscire di casa per motivi futili, e di non andare nei parchi. Nell'ultimo weekend abbiamo visto che molte persone continuavano ad andare nei parchi, così li abbiamo chiusi. Ci sono stati controlli e multe anche ieri. Ricordate che le violazioni delle ordinanze e dei decreti sono reati con sanzioni penali. Dal 12 marzo sono state accertate 635 violazioni. Solo ieri sono state controllate oltre 4 mila persone".

 

Continuando con le risposte del sondaggio, il 97% dei votanti risponde che è giusto stare a casa, il 3% risponde di no. Sui problemi che incontrano i cittadini per la situazione, il 27% risponde 'fare la spesa', mentre il 21% 'riuscire a lavorare', il 13% 'come passare il tempo', il 12% 'come assistere i familiari anziani' e il 6% 'come gestire i figli'.

 

Tra le misure che dovrebbero prendere le istituzioni cittadine nei prossimi giorni, il 38% chiede più presidio del territorio, mentre il 33% più rigidità nelle restrizioni. "Da ieri abbiamo chiuso i fontanelli di Publiacqua", conclude Nardella. "Qualcuno si è lamentato, ma alcune persone hanno sfondato le reti dei giardini per entrare ai fontanelli, come nei giardini del Mezzetta. È un fatto gravissimo. Anche per questo abbiamo deciso di chiudere tutti i fontanelli. L'acqua a casa comunque è potabile, non manca. Per precauzione ed essere più rigidi abbiamo deciso di chiudere i fontanelli".

 

(immagine di repertorio)

 

 
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