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Coronavirus, 19 nuovi casi in Toscana. Salgono a 38 i tamponi positivi al test

Tre persone sono ricoverate a Careggi in condizioni critiche. Tre i pazienti guariti e dimessi

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mercoledì 04 marzo 2020 16:56

Sono 19 i nuovi casi positivi al Coronavirus (Covid-19), registrati tra ieri sera, 3 marzo, e oggi, 4 marzo, in Toscana. E' quanto comunica la Regione Toscana nel pomeriggio, fornendo i dettagli per territorio di competenza delle singole Aziende sanitarie.

 

Asl centro: i nuovi casi positivi registrati oggi sono 6, come evidenziano gli esiti dei tamponi esaminati a Careggi. Si tratta di una donna dell'81, di Scandicci, in buone condizioni, a casa. Un uomo del '41, di Firenze, ricoverato a Malattie infettive di Careggi, in condizioni stazionarie. Una donna di 65 anni, dell'area fiorentina, ricoverata in Terapia intensiva a Careggi, in condizioni critiche. Un uomo dell'area fiorentina, del '52, cardiopatico e diabetico, ricoverato in Terapia intensiva a Careggi, in condizioni critiche. Un uomo del '67 di San Casciano, ricoverato a Malattie infettive di Careggi. Un uomo dell'area fiorentina, di 61 anni, trasferito da Ponte a Niccheri a Terapia intensiva di Careggi, in condizioni critiche.

 

Asl sud est: sono 7 i nuovi casi positivi al Coronavirus “Covid-19”, nel territorio della Sud Est. Si tratta di 5 familiari e di un vicino di casa del paziente di Chiusi. I cinque familiari sono tre donne e due uomini (di cui un minore di 11 anni), tutti residenti a Chiusi tranne una parente che vive a Montepulciano (località Acquaviva) e tutti in isolamento domiciliare, costantemente monitorati. Anche il vicino di casa, di 86 anni, vive a Chiusi, ed è ricoverato a “Le Scotte” di Siena. E' risultato positivo anche il tampone della signora di Poppi, compagna dell'uomo risultato positivo ieri: entrambi sono ricoverati all'ospedale San Donato di Arezzo.

 

Asl nord ovest: altri 6 nuovi casi sospetti positivi al Coronavirus “Covid-19” sono stati registrati sul territorio della Nord Ovest tra la serata di ieri (3 marzo) e questa mattina (4 marzo). In corso gli approfondimenti epidemiologici sui loro possibili contatti. Un caso positivo a Pontremoli: ossia un cittadino di 76 anni passato dal pronto soccorso di Pontremoli e adesso ricoverato all'ospedale Apuane. L’unità di crisi aziendale ha disposto la sanificazione del pronto soccorso e del reparto di medicina dove è stato ricoverato, sospendendo l’attività per la sola giornata di oggi 4 marzo e attivando la quarantena di personale e pazienti soggetti a potenziale contagio. L’uomo vive da solo, si è recato in precedenza anche nella Casa della salute di Pontremoli, sottoposta alle opportune verifiche.

 

Un caso positivo a Livorno: il secondo caso è un livornese di 55 anni, ricoverato in isolamento nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Livorno in condizioni critiche, ma stazionarie. L'uomo si è presentato autonomamente al pronto soccorso. Tutti gli operatori del reparto, che sono entrati in contatto con lui, sono stati posti in quarantena preventiva.

 

Due casi positivi in Valdera: si tratta di una coppia di coniugi sessantenni, che ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed entrata in contatto con spagnoli, risultati positivi al test per il “Covid-19”, in occasione di una manifestazione internazionale di tango. I coniugi sono in sorveglianza attiva domiciliare e stanno bene.

 

Due casi in Val di Cornia: si tratta di una coppia di settantenni, che come la precedente della Valdera ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed è entrata in contatto con spagnoli risultati positivi al test per il “Covid-19”. Anche questa coppia è in sorveglianza attiva domiciliare e in buone condizioni di salute.

 

Riguardo ai pazienti, a oggi in cura in Asl centro, sono stati dimessi i tre pazienti clinicamente guariti, ora in sorveglianza attiva nel proprio domicilio con monitoraggio costante di assistenti sanitari e medici di famiglia.

 

Si tratta dei tre pazienti ricoverati nei giorni scorsi nei reparti di malattie infettive degli ospedali Santa Maria Annunziata di Firenze e Santo Stefano di Prato. Lo studente norvegese e la ragazza 32 enne fiorentina già da ieri sera erano in isolamento fiduciario nel proprio domicilio a Firenze, monitorati costantemente, come da protocollo,  sia dagli assistenti sanitari dell’Ausl Toscana Centro che dal proprio medico di famiglia per valutare le condizioni cliniche. La donna di 44 anni, ricoverata fino a stamattina a Prato, sarà in sorveglianza attiva da oggi pomeriggio, sempre a Firenze. La madre, risultata negativa al test diagnostico, è  in isolamento da ieri, essendo unico contatto stretto della figlia. Le altre due persone dimesse non vivono con altri familiari.

 

I tre soggetti, come da procedura, saranno sottoposti ad altri due test con tampone faringeo a distanza di 24 ore, in attesa di esito negativo. Fino a quel momento dovranno restare nel proprio domicilio, in sorveglianza attiva.

 

A oggi, mercoledì 4 marzo, in Toscana sono 38 i tamponi complessivi risultati positivi al test del Coronavirus “Covid-19”.

 

Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono - a oggi mercoledì 4 marzo - 1027persone in isolamento domiciliare di cui 488 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 299 casi nella Asl centro (Firenze - Empoli - Prato - Pistoia), di 95 casi nella Asl nord ovest (Lucca - Massa Carrara - Pisa - Livorno) e di 94 casi in quella sud est (Arezzo - Siena - Grosseto).

 

Attivata l'Unità di crisi regionale. In risposta alla circolare del Capo Dipartimento della Protezione civile, "Misure operative di protezione civile per la gestione dell'emergenza epidemiologica da Civid-19", il presidente Enrico Rossi ha emesso oggi un'ordinanza in cui, visto l'evolversi della situazione epidemiologica, definisce la struttura organizzativa di livello regionale con cui raccordarsi, sia a livello nazionale che locale.

 

Con l'ordinanza viene attivata l'Unità di crisi regionale, per affrontare con la massima efficacia l'emergenza in corso e adottare in tempi celeri le decisioni più opportune e necessarie. L'Unità di crisi, in modalità permanente, è composta da: Presidente della Giunta Regionale che la convoca e la presiede; Direttore della Direzione Difesa del suolo e Protezione Civile, al quale è attribuito il coordinamento in caso di assenza del Presidente della Giunta Regionale; Direttore della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale; Dirigente del Settore Prevenzione Collettiva, individuato con il presente atto Responsabile Sanitario regionale per l’emergenza COVID-19 ; Rappresentante della Prefettura di Firenze, anche allo scopo di garantire il raccordo con le altre Prefetture – UTG del territorio regionale; Rappresentanti delle altre Prefetture – UTG coinvolte; Rappresentanti della Città Metropolitana di Firenze e delle Province coinvolte; Sindaci dei Comuni coinvolti; Sono invitati a partecipare alle riunioni dell’Unità di Crisi Regionale anche i Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.

 

L'Unità di crisi si avvale di una task force sanitaria, coordinata dal Direttore Regionale della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale ed è composta dal Responsabile Sanitario regionale per l’emergenza Covid-19 e dai Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere. La Sala operativa regionale per l'emergenza in atto è costituita dalla Soup, integrata con il Referente sanitario delle grandi emergenze, e opera in stretto raccordo con l'Unità di crisi regionale. L'Unità di crisi regionale e la Sala operativa regionale asscurano il recpimento delle misure contenute nella circolare del Capo Dipartimento della Protezione civile. 

 

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