La storia di Babbo Natale: origini, evoluzione e nascita del mito moderno

Da San Nicola alle tradizioni europee, fino alla cultura di massa del Novecento: la storia di Babbo Natale e di come è diventato il simbolo del Natale

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mercoledì 24 dicembre 2025 19:26

Ogni Natale milioni di bambini aspettano lo stesso personaggio: un uomo con la barba bianca che arriva di notte, lascia regali e scompare senza farsi vedere. Babbo Natale sembra una figura eterna, immutabile. In realtà è il risultato di una lunga storia fatta di trasformazioni, passaggi culturali e adattamenti che attraversano secoli e continenti.

 

Alla base del mito c’è una figura storica realmente esistita, San Nicola di Myra, vescovo vissuto nel IV secolo nell’area dell’attuale Turchia. Le fonti lo descrivono come un uomo noto per la sua generosità, in particolare verso i bambini e i più poveri. Attorno alla sua figura nascono numerose storie legate al dono fatto in segreto, un elemento che resterà centrale anche nelle trasformazioni successive del personaggio.

 

Nel Medioevo, la festa di San Nicola, celebrata il 6 dicembre, diventa in molte zone d’Europa un’occasione per distribuire regali ai più piccoli. In particolare nei Paesi Bassi si afferma la tradizione di Sinterklaas, una figura che porta doni nella notte e che unisce elementi religiosi e folkloristici. È da qui che prende forma una delle versioni più influenti del futuro Babbo Natale.

 

Con l’emigrazione olandese nel Nord America, Sinterklaas attraversa l’oceano e inizia a trasformarsi. Il nome diventa Santa Claus e, nel corso dell’Ottocento, racconti e poesie contribuiscono a definirne meglio i tratti. È in questo periodo che compaiono elementi ormai familiari come la slitta, le renne e l’ingresso nelle case attraverso il camino. La figura si allontana progressivamente dal santo religioso e assume un carattere più laico e familiare.

 

Nella seconda metà dell’Ottocento, grazie alle illustrazioni pubblicate sulle riviste, Babbo Natale inizia ad assumere un aspetto più riconoscibile: un uomo anziano, robusto, dall’aria bonaria. Il colore rosso compare spesso nei suoi abiti, ma non è ancora un tratto fisso. Il personaggio è ormai legato soprattutto al Natale domestico, ai bambini e all’idea di attesa e sorpresa.

 

È nel Novecento che questa immagine si consolida definitivamente. A partire dagli anni Trenta, le campagne pubblicitarie della Coca-Cola contribuiscono a rendere Babbo Natale visivamente coerente e immediatamente riconoscibile in tutto il mondo. L’azienda non inventa il personaggio né il suo abito rosso, già presente in rappresentazioni precedenti, ma ne fissa l’aspetto e lo diffonde su scala globale attraverso immagini ripetute e facilmente memorizzabili.

 

Oggi Babbo Natale è il risultato di questo lungo percorso: un santo della tradizione cristiana, una figura folkloristica europea, un personaggio letterario ottocentesco e un’icona della cultura di massa contemporanea. Babbo Natale non è quindi un’invenzione improvvisa, ma un personaggio costruito nel tempo. Un santo, una tradizione popolare, un racconto per bambini e infine un’icona globale. La sua forza sta proprio qui: nell’essere riuscito a cambiare volto senza perdere significato, continuando a rappresentare, ogni anno, l’idea stessa dell’attesa e del dono.

 

 

 
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