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Coronavirus, preoccupazione per turismo e commercio. Fioccano le disdette

Le note di Confesercenti e Cna

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martedì 25 febbraio 2020 10:09

Grande preoccupazione nel mondo commercio, turismo, ristorazione a Firenze e nel territorio metropolitano.

 

“In questa situazione Confesercenti garantirà collaborazione alle amministrazioni e alle autorità ma anche il massimo supporto alle imprese – afferma Claudio Bianchi, Presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze – Si tratta di una fase difficile, in cui è necessario evitare gli allarmismi. Rimane però il problema dell’impatto dell’emergenza epidemiologica sulle attività imprenditoriali: l’inattività, se potratta nel tempo, porterà alla crisi interi comparti economici, in primo luogo quelli del terziario”.

 

“Un problema che non riguarda solo le cosiddette zone rosse, ma in prospettiva l’intero tessuto commerciale e ricettivo del Paese - continua Bianchi - ed il turismo sta già scontando l’impatto dell’emergenza Coronavirus.”

 

Confesercenti Firenze ha chiesto al Sindaco della Città Metropolitana la costituzione di un tavolo di crisi per monitorare la situazione di difficoltà delle imprese e sostenere le seguenti richieste nei confronti del Governo: moratoria per i pagamenti su mutui, utenze e contributi, ma anche l’estensione delle misure di sostegno dei lavoratori dipendenti ad autonomi delle microimprese; slittamento delle scadenze fiscali locali e nazionali e delle rate della Rottamazione ter in scadenza il 28 febbraio.

 

Sono tantissime le chiamate, i messaggi e le mail arrivate lunedì mattina nelle sedi Confesercenti del territorio con richiesta di informazioni su quanto potrà avvenire da qui ai prossimi giorni. Confesercenti ha deciso di mettere in campo alcune azioni a sostegno delle imprese del territorio.

 

Un primo strumento operativo a sostegno delle imprese, è la costituzione di una task-force per dare informazioni corrette alle imprese, inerenti le disposizioni sanitarie che riguardano le aziende e, l’evoluzione dei provvedimenti di sostegno e l’assistenza in materia di prenotazioni e gestione del personale. 

  

Sul fronte turismo stiamo assistendo al fenomeno delle disdette che è in forte crescita, anche a fronte delle prenotazioni per i prossimi mesi.

 

Dopo il turismo, il primo settore a pagare lo scotto già a ad inizio febbraio con le agenzie di viaggio che hanno iniziato a ricevere disdette per le prenotazioni di viaggi individuali e di gruppo, sia dall’estero verso l’Italia che viceversa, in misura senz’altro più rimarchevole degli annullamenti fisiologici, è la volta della pelletteria, come fa sapere Cna.


“Molta della componentistica e degli accessori del settore provengono infatti prevalentemente dalla Cina e una volta finite le scorte le imprese dovranno fermare la produzione e molte sono già ferme o hanno rallentato l’attività con turnazioni dei lavoratori concentrati in 3 settimane lavorative anche perché le commesse si sono ridotte di circa il 30%. Problemi pure sul versante dei fornitori italiani visto che pelle, macchinari, ma anche società di audit specializzate per il comparto hanno sede proprio nell’area del nostro paese attualmente chiusa agli scambi” informa Giacomo Cioni, presidente CNA Firenze Metropolitana.


“Sono inoltre in forte aumento le domande di sospensione attività presentate all’Ebret, l’Ente Bilaterale dell'Artigianato Toscano, da cui fanno sapere che nei primi due mesi del 2020 sono già stati erogati 2 milioni di euro per fronteggiare le sospensioni, perlopiù di pelletteria e meccanica, a fronte dei complessivi 7 del biennio 2018-2019. Non è al momento dato sapere quanto di questa impennata sia collegabile alla chiusura delle frontiere per il Coronavirus, ma la situazione è preoccupante” spiega Tiziana Trillo, coordinatore CNA Federmoda Firenze.


“Il Governo è impegnato a predisporre interventi di tutela dei lavoratori, degli autonomi, dei professionisti e delle imprese dei territori colpi dal Coronavirus. Siamo preoccupati per gli effetti dei provvedimenti che saranno assunti per contenere il contagio sull’economia e sulle imprese e ribadiamo l’esigenza di prevedere la sospensione dei versamenti contributivi e di disporre misure straordinarie di supporto al reddito dei lavoratori dipendenti e indennità per artigiani e lavoratori autonomi danneggiati dalla crisi anche fuori dalle aree ‘rosse’ italiane” conclude Cioni.

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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