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Trattoria Mario, parla Romeo Colzi: 'Soddisfatto per la vittoria, la dedico a babbo Mario'

La trattoria di via Rosina ha vinto la puntata fiorentina di Quattro Ristoranti

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giovedì 07 novembre 2019 12:58

"Io non sono chef, io fo da mangiare", si definisce così Romeo Colzi, che con la sua Trattoria Mario si è portato a casa il titolo di miglior ristorante storico di Firenze. 


E' stata la trattoria di via Rosina, nel cuore di San Lorenzo, a vincere la puntata fiorentina di Quattro Ristoranti, lo show di Sky con Alessandro Borghese, aggiudicandosi anche il bonus di miglior bistecca assegnato dallo chef. 


A pochi giorni dalla messa in onda della puntata, abbiamo fatto due chiacchiere con Romeo, che di Mario è il figlio, e dei suoi 61 anni molti li ha passati ai fornelli della trattoria.


"Sono soddisfatto e gratificato per questa vittoria, e sono felice anche per la grande risposta dei fiorentini in questi giorni, con tanti messaggi e visite per farci le congratulazioni". 


Una vittoria inaspettata? "Per quello che è successo in quei quattro giorni di riprese ci speravo, perché sapevo di aver fatto il meglio che potevo a livello professionale. Tra l'altro ero l'unico, tra i concorrenti, che era anche cuoco. Io sto ai fornelli, cucino, mi brucio... Però non si può mai sapere, perché se qualcuno avesse votato basso per furbizia, magari avrei potuto perdere. Infatti coi voti dei ristoratori ero arrivato secondo, ma con il bonus e i voti dello chef sono balzato primo". 


Un po' di preoccupazione c'era prima della sfida? "Certo! All'inizio c'era un po' di presunzione, perché sapevamo di essere un ristorante storico che meritava un posto nella trasmissione, ma a Firenze di locali storici ce ne sono tanti, e i timori lì per lì ti vengono. Avevo paura che venisse messo in discussione il lavoro di una vita".


E invece avete vinto la puntata, bonus bistecca compreso... "Come si dice, abbiamo fatto en plein! E' stato davvero importante avere il riconoscimento dello chef, che ci ha assegnato il bonus e ci ha dato voti alti. Spero che questa vittoria sia una sorta di passaggio di consegne a chi ci sarà dopo di me, la ciliegina sulla torta del lavoro di tutti questi anni... Ma mica adesso, io mi sento ancora un leone!". 


Con Alessandro Borghese vi siete trovati bene? "Si, molto bene, è una persona capace e preparata, ed è stato un arbitro super partes, arrivava poco prima di girare e andava via poco dopo, così da non dare troppa confidenza a nessuno in particolare, per non fare favoritismi. Anche la produzione è stata bravissima, ci hanno messo a nostro agio anche se non eravamo abituati a stare sotto i riflettori. Inoltre pensavo che la trasmissione fosse più romanzata, e invece mi sono ricreduto, perché è tutto vero!".


Ribollita, polenta al sugo, lampredotto trippato, maniche di frate al ragù e una bistecca di Chianina femmina, questi i piatti, serviti dalla simpaticissima figlia, con cui Romeo si è aggiudicato la vittoria. 


Tornando a quella sera, cambieresti qualcosa? "Non so se c'è qualcosa che abbiamo sbagliato, ma so che noi abbiamo fatto quello che facciamo sempre, ci siamo comportati come ogni giorno. A parte il fatto che abbiamo dovuto girare di domenica, giorno in cui solitamente siamo chiusi, tutto il resto era come sempre. I piatti serviti, tra cui il lampredotto trippato che è una nostra invenzione, fanno parte del nostro menù (che cambiamo a seconda di quello che c'è!)". 


La voce di Romeo alla fine si è strozzata, parlando di suo padre, Mario, a cui dedica questa vittoria. "La scuola che ho ricevuto io da Mario è il massimo che un figlio può avere. Ho sempre seguito i suoi ordini con rispetto, purtroppo non ho avuto molto tempo, perché è morto quando avevo 22 anni, ma ancora oggi, dopo quasi 40 anni, lo ringrazio, e gli dedico tutto". 

 

 

 
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