Progeas Family, la disobbedienza di 'Inseminazione artistica'
'La street art può dare nuova vita a zone grige e tristi di città e periferie, può essere molto comunicativa, con messaggi sociali forti, diretti e comprensibili a tutti'
giovedì 05 novembre 2015 09:48
"Inseminazione artistica" - la mostra d'arte disobbediente- sta per vedere la luce. Presto ammirerete sugli alberi e nei viali le opere dei più grandi artisti di street art fiorentina e italiana. La mostra è organizzata da Progeas Family , che abbiamo intervistato per voi.
1) Parliamo di "Inseminazioni artistiche". Come è nata l'idea?
L' idea nasce dal desiderio della Progeas family di andare oltre l'organizzazione di eventi per dar vita ad un progetto che può essere definito un "flash mob artistico" con un forte messaggio sociale, quello della Disobbedienza. Inoltre allestire questa mostra ci ha permesso di entrare in contatto con numerosi artisti anche da fuori Firenze, allargando la nostra rete di collaborazioni in vista di progetti futuri
2) Qual è il bilancio finale della mostra?
Il bilancio è molto positivo, le nostre aspettative sono state ampiamente superate. Sono più di 120 gli artisti che hanno risposto al nostro bando consegnando circa 140 pannelli. Abbiamo dimostrato che qualcosa di diverso è possibile, e chi ci segue ha visto che siamo capaci di concretizzare i nostri progetti, anche i più bizzarri
3) Per quale motivo per voi era ed è così importante il tema della disobbedienza e, in particolare, verso chi o cosa volete disobbedire?
La disobbedienza è un atto che consiste nel rifiutare un comando dato da un' "autorità". Fare questo implica una valutazione del suddetto comando, mettendo in moto un pensiero critico. Per noi questo è fondamentale per una futura società matura.
La Disobbedienza con questa mostra è rivolta verso una città che è stata culla del Rinascimento, che ha partorito menti geniali e che adesso, piegata da istituzioni pigre e poco interessate all'innovazione, si preoccupa solo di vendere il suo passato senza investire in maniera adeguata sul suo futuro
4) Cosa dovrebbero fare secondo Voi le istituzioni locali per incoraggiare la street art?
La street art può dare nuova vita a zone grige e tristi di città e periferie, può essere molto comunicativa, con messaggi sociali forti, diretti e comprensibili a tutti. Le istituzioni devono, innanzitutto, studiare e "capire" la street art, una volta fatto questo non sarà difficile vederne le potenzialità
5) Cosa pensate dei movimenti di volontari che si occupano di ridipingere i muuri? Avete mai avuto contatti con loro?
Sicuramente un movimento volontario fatto da persone che hanno a cuore il decoro della città è da premiare, ciò non toglie che certe cose andrebbero fatte con criterio e il già auspicato pensiero critico, molte volte si nota il passaggio di questi volontari dalle orribili toppe che stonano cromaticamente con il resto del muro, messe a coprire quello che poteva essere un Opera migliore. Forse bisognerebbe investire di più nella preparazione di questi volontari, magari anche con l'aiuto di artisti, magari creando una sinergia tra questi. Per ora non abbiamo avuto contatti diretti con queste associazioni, ma nel caso si rivolgessero a noi con atteggiamento di apertura, e con proposte interessanti, daremo loro ascolto.
6) Parliamo dei fiorentini. Della gente comune. Che tipo di approccio avete ricevuto da loro? Disgusto, sorpresa, piacere...?
Fino ad ora i fiorentini hanno accolto molto bene le nostre opere lasciate per strada, nonostante i luoghi comuni molte persone, anche di una certa età, hanno trovato piacevole l'imbattersi in Opere d'arte durante una passeggiata pomeridiana sul lungarno, per non parlare dell'interesse suscitato con le performance che abbiamo portato in diversi locali di Firenze.
7) Avete in cantiere altri progetti nel medio- lungo termine?
Abbiamo molti progetti in mente, la mostra disobbediente è solo il primo passo di un cammino più lungo che speriamo coinvolga sempre più gente