All’Hospice di Prato nasce 'Voce e Presenza': un progetto per restituire comunicazione e relazione ai pazienti
'Il Fiore di Primavera' un progetto di Comunicazione Aumentativa nelle cure palliative
martedì 30 dicembre 2025 18:48
All’Hospice Il Fiore di Primavera di Prato, struttura dell’Asl Toscana centro, prende il via “Voce e Presenza”, un progetto innovativo dedicato ai pazienti che, a causa della malattia, vivono difficoltà nella comunicazione.
L’iniziativa nasce dall’esperienza e dall’intuizione di Claudia Lilli, coordinatrice infermieristica, e di Chiara Orlando, operatrice socio-sanitaria, che hanno promosso e facilitato la collaborazione tra l’équipe delle Cure Palliative – diretta dalla Sabrina Pientini – e i professionisti della riabilitazione, logopedisti e fisioterapisti coordinati da Barbara Lucchesi.
L’obiettivo del progetto è offrire strumenti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) in grado di restituire voce, relazione e partecipazione alle persone ricoverate in Hospice, valorizzando la dimensione comunicativa anche nelle fasi più delicate del percorso di cura. “Voce e Presenza” coinvolge i Dipartimenti di Assistenza Infermieristica e Ostetrica e delle Professioni tecnico-sanitarie, oltre all’UFC Coordinamento aziendale Cure Palliative dell’Asl Toscana centro.
“Nel contesto dell’Hospice, dove molti pazienti affrontano limitazioni motorie o la perdita della capacità verbale – sottolinea Monica Chiti, direttrice della SOC Assistenza Infermieristica Prato – la CAA può diventare uno strumento prezioso per sostenere il contatto con i familiari e con l’équipe, permettendo di esprimere bisogni ed emozioni che riguardano la sfera fisica, psichica e spirituale”.
Il coinvolgimento strutturato di logopedista e fisioterapista all’interno dell’équipe di cure palliative – composta da infermieri, OSS, medico palliativista e psicologo – ha l’obiettivo di facilitare la relazione tra i pazienti, i loro familiari o caregiver e il personale assistenziale.
“Il progetto prevede sia la creazione di kit personalizzati, come tabelle simboliche, supporti digitali e materiali visivi – spiega Elisa Buonandi, dirigente della SOC Attività di Riabilitazione Funzionale – sia un percorso formativo rivolto ai professionisti sanitari e ai familiari, per rendere la comunicazione più immediata, efficace ed empatica”.
Durante i 3–6 mesi di sperimentazione, come evidenzia Sabrina Pientini, l’équipe monitorerà l’impatto degli strumenti di CAA sulla qualità di vita dei pazienti e sul benessere emotivo dei loro cari, con l’obiettivo di strutturare un modello organizzativo e assistenziale replicabile anche in altri Hospice del territorio.
Il progetto si sviluppa in più fasi: dalla costruzione dei materiali per la dotazione degli strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa alla condivisione e formazione di tutta l’équipe, fino all’addestramento “sul campo” e “sul caso” da parte di logopedista e fisioterapista. È previsto inoltre un monitoraggio della mobilità, della relazionalità e dell’espressione emotiva dei pazienti, attraverso osservazioni dirette e report degli operatori. Ai familiari verrà consegnato un kit di comunicazione semplice e personalizzato entro 48 ore dall’ingresso in Hospice, accompagnato da brevi incontri informativi entro i primi tre giorni.
“Voce e Presenza” conferma l’impegno di tutte le professioni coinvolte nel mettere al centro la relazione di cura, valorizzando il contributo multidisciplinare e offrendo anche alle famiglie nuove possibilità di espressione e contatto umano.
L’intera équipe desidera infine rivolgere un ringraziamento sincero ai pazienti incontrati fino ad oggi: le loro storie, i loro silenzi e i loro gesti hanno ispirato una riflessione profonda sull’importanza di una comunicazione autentica, accessibile e rispettosa, anche – e soprattutto – nei momenti di maggiore fragilità. È grazie a loro se è nato il desiderio di sviluppare un progetto dedicato alla Comunicazione Aumentativa in Hospice, come strumento per dare voce e ascolto a ogni persona.
