Uffizi, in arrivo una mostra storica dedicata a Lorenzo il Magnifico con oltre cento opere
Capolavori e prestiti provenienti da tutto il mondo, ricostruiranno per la prima volta la sconfinata collezione d'arte del leggendario mecenate fiorentino
sabato 27 dicembre 2025 11:45
"Magnifico 1492". Questo il titolo della grande mostra, dedicata a Lorenzo, il più celebre esponente della dinastia medicea, che le Gallerie degli Uffizi stanno organizzando per il prossimo anno.
L'esposizione intende proporsi al pubblico come autentica e dettagliata ricostruzione, la più ampia mai messa in campo, della ricchissima collezione dei Medici, raccolta e custodita nel palazzo di famiglia di via Larga a Firenze, oggi Palazzo Medici - Riccardi, così come descritta e inventariata nel 1492, alla morte di Lorenzo.
Oltre ad una vasta selezione di dipinti e sculture con veri e propri capolavori, vi saranno dunque vasi, gemme, cammei, monete, codici, carte geografiche, a testimonianza della variegata e multiforme gamma di interessi, passioni e curiosità che costituì uno dei tratti più tipici della stirpe medicea. A coronare il progetto la ricomposizione di uno dei più importanti cicli della storia dell’arte occidentale che le gallerie sveleranno nei prossimi mesi.
Magnifico 1492 si terrà nell'autunno 2026; tanti e di rilievo i prestiti di opere in arrivo da un ampio novero di musei italiani e internazionali. Oltre un centinaio, complessivamente, le opere che andranno a comporre il percorso espositivo.
Lorenzo di Piero de’ Medici, noto come il Magnifico (1449-1492), è universalmente riconosciuto come il più famoso regnante della dinastia che governò Firenze e la Toscana tra Quattro e Seicento. Politico scaltro e capace ma soprattutto fervente promotore della cultura e delle arti, tanto da divenire incarnazione del concetto stesso di mecenatismo, si circondò di alcuni tra più brillanti intellettuali del suo tempo, quali Angelo Poliziano, Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola, e di geni dell'arte del calibro di Botticelli e Michelangelo, riuscendo così a trasformare Firenze nella capitale incontrastata del Rinascimento. Il direttore Simone Verde: “Vero spartiacque: la sua vita si chiude dove si apre il mondo della storia moderna che abitiamo ancora oggi. Ovvero nell’anno della scoperta delle Americhe”.
