Musei Civici fiorentini, rincari in arrivo da Febbraio
Confermati sconti e accessi gratuiti per i fiorentini
sabato 06 dicembre 2025 12:35
A partire dal 1° febbraio 2026 scatterà l’adeguamento delle tariffe dei Musei Civici Fiorentini, un aggiornamento reso necessario dall’aumento dei costi di gestione e dal rialzo generale dei prezzi al consumo. Resteranno comunque invariate tutte le agevolazioni oggi in vigore per i fiorentini e per i residenti della Città Metropolitana, inclusa la Card del Fiorentino che, al costo di 10 euro, continuerà a garantire accesso illimitato a tutte le sedi museali civiche.
L’ultimo aggiornamento risale al 2018: da allora i costi fissi , secondo quanto riporta una nota del Comune, sono cresciuti significativamente. Una ricognizione comparativa con musei statali, regionali e civici italiani evidenzia che le tariffe attuali risultano ormai non allineate né ai servizi offerti né al valore delle collezioni conservate dal sistema museale civico.
“L’adeguamento tariffario si rende necessario per l’aumento dei prezzi, ma manteniamo invariate tutte le agevolazioni per fiorentini e residenti – ha spiegato l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini –. La priorità resta l’accesso alla cultura. Allo stesso tempo, vogliamo rafforzare la valorizzazione dei musei e investire in conservazione, sicurezza, ampliamento delle collezioni, attività didattiche ed esposizioni. Il sistema di gratuità fiorentino rimane tra i più ampi a livello nazionale”.
Nel dettaglio, dal 1° febbraio le principali variazioni saranno:
- Palazzo Vecchio da 12,50 a 18 euro (ridotto da 10 a 12);
- Torre d’Arnolfo da 12,50 a 20 euro (ridotto da 10 a 13);
- Cappella Brancacci da 10 a 15 euro (ridotto da 7 a 10);
- Fondazione Romano da 5 a 8 (ridotto da 3 a 5);
- Museo Bardini da 7 a 10 euro (ridotto da 5,50 a 7);
- Museo Novecento da 9,50 a 13 euro (ridotto da 4,50 a 9);
- Forte Belvedere da 5 a 8 (ridotto da 3 a 5).
Aumentano a 8 euro anche le torri di San Niccolò, San Giorgio, Porta Romana e Zecca. Gli scavi archeologici passano da 4 a 5 euro.
Adeguati anche i costi di visite tematiche, laboratori e percorsi speciali: la tariffa intera passerà da 5 a 8 euro, la ridotta da 2,50 a 4.
Resta confermato l’ampio sistema di gratuità: tra gli altri, minori di 18 anni, persone con disabilità e accompagnatori, guide turistiche, studenti delle scuole con insegnanti, giornalisti, membri ICOM/ICOMOS/ICCROM e studiosi per motivi di ricerca. Le riduzioni continuano a valere per giovani 18-25 anni, universitari e categorie convenzionate.
La Giunta ha inoltre deciso di non prorogare nel 2026 la sperimentazione del biglietto a 5 euro per Palazzo Vecchio legato ai progetti realizzati con Fondazione MUS.E: resterà attivo solo fino al 6 gennaio 2026, data di chiusura dell’esposizione su Giovanni Boccaccio politico.
