Truffa del falso carabiniere, chiesti 12mila euro ad una 85enne fingendo un incidente causato dal figlio

Un finto maresciallo ha detto alla donna che il figlio aveva causato un incidente. Ma una vicina ha chiamato la polizia

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mercoledì 24 settembre 2025 18:59

Il fatto risale al pomeriggio di ieri, martedì 23 settembre, quando un gruppo di persone, una dei quali un 19enne identificato e tratto in arresto, hanno posto in essere una truffa, qualificandosi falsamente come carabinieri, per ottenere da un'anziana signora di 85 anni una somma di denaro e oggetti d'oro per un valore di 12mila euro.  

 

In particolare, come si apprende dalla Prefettura di Prato, hanno realizzato artifizi e raggiri consistiti nel contattare, da parte di un soggetto non ancora identificato, l'utenza telefonica fissa della abitazione della donna, riferendo di essere il maresciallo dei carabinieri - indicato con un nome specifico, che risulta  ricoprire un incarico di comandante di una stazione dell'Arma del Lazio, e che il figlio era responsabile di un sinistro stradale, consistito nell'investimento di una donna che attraversava le strisce pedonali alla quale aveva provocato gravi lesioni, tanto da essere stata trasportata d'urgenza all'ospedale, dove si trovava in gravi condizioni di salute, e che occorreva quindi redigere numerosi verbali per una somma di 12mila euro, che la signora avrebbe dovuto pagare per evitare che il figlio finisse in carcere, aggiungendo che il figlio aveva subito una lesione al labbro e che gli erano stati applicati dei punti di sutura e che, tra quaranta minuti, avrebbe discusso la questione con un giudice, chiedendo, al contempo, se avesse del denaro o dell'oro in casa e, ottenuta la risposta che disponeva di cinquecento euro in contanti e dell'oro, che stava inviando un delegato alla riscossione del denaro e dei monili, fornendo un nome di fantasia dello stesso che sarebbe giunto presso la sua abitazione.

 

Durante la  telefonata, il giovane, poi tratto in arresto, si è effettivamente recato presso l'abitazione della vittima, dove, all'interno erano presenti l'anziana signora e le forze dell'ordine, nel frattempo avvisate da una vicina di casa della vittima. La Procura ha aperto un procedimento penale per il delitto di tentativo di truffa in concorso aggravata dall'avere ingenerato nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario, ossia l'arresto del figlio in caso di mancato esborso della somma, e dall'aver commesso il fatto approfittando di circostanze di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, dato che la telefonata veniva effettuata sulla utenza fissa di una persona molto anziana.

 

L'arrestato è stato associato nel carcere la Dogaia di Prato e la Procura della Repubblica ha richiesto al Giudice per le indagini preliminari di Prato la convalida dell'arresto e l'applicazione della misura degli arresti domiciliari. L'iter procedurale è in corso.

 

L'episodio in questione ricalca un analogo tentativo di truffa avvenuto lo scorso 25 agosto sempre a Prato, ai danni di un'anziana donna di 89 anni che ha portato all'arresto in flagranza di un altro soggetto di 49 anni. Le investigazioni, ancora in corso, coordinate da quest'ufficio, si sono nutrite dell' apporto degli appartenenti alla Squadra Mobile della Questura di Prato. 

 

 

Immagine di repertorio

 

 

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