Sammezzano, ufficiale il passaggio alla famiglia Moretti

Secondo il comitato Save Sammezzano, i Moretti avrebbero stanziato ta i 50 e gli 80 milioni di euro per il progetto di rilancio della storica tenuta

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giovedì 17 luglio 2025 16:29

Con la scadenza dei termini entro i quali lo Stato italiano avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione – avvenuta ufficialmente nella giornata di ieri, mercoledì 16 luglio – la Tenuta di Sammezzano è definitivamente passata nelle mani della società SMZ S.r.l., in mano alla famiglia Moretti.

 

Lo annuncia il comitato Save Sammezzano, che da anni segue e informa sulle vicende del Castello, chiedendone il recupero e la pubblica fruibilità. "Un passaggio tanto atteso quanto simbolicamente importante - afferma il comitato -, che segna l’inizio di una nuova fase per uno dei beni architettonici più affascinanti e misteriosi del panorama italiano ed europeo".

 

"La società acquirente, SMZ S.r.l., è stata costituita appositamente per questa operazione di rilievo ed è amministrata da Ginevra Moretti, figlia dell’imprenditore fiorentino Giorgio Moretti, nome ben noto nel mondo dell’imprenditoria, del mecenatismo e della rigenerazione urbana. La SMZ è inoltre controllata al 100% dalla HKC S.r.l., sub-holding patrimoniale della famiglia Moretti, a dimostrazione di una precisa volontà di gestire la tenuta in modo autonomo, con una visione a lungo termine".

 

"L’operazione si è concretizzata attraverso una proposta di concordato preventivo accettata nell’ambito dell’ennesimo fallimento della precedente proprietà, la società italo-inglese Sammezzano Castle Srl. Dopo anni di abbandono, incuria, fallimenti e aste andate deserte, finalmente il complesso ha trovato un acquirente con le risorse e la volontà per affrontare la sfida del recupero. L’operazione di acquisizione avrebbe comportato un investimento iniziale di circa 18 milioni di euro, tra costi diretti, imposte, transazioni, spese legali e oneri di gestione, ma secondo quanto trapelato, il budget complessivo stanziato dai Moretti per il progetto di rilancio sarebbe compreso tra i 50 e gli 80 milioni di euro, a conferma dell’ambizione e della complessità dell’intervento previsto".

 

"In realtà, l’interesse della famiglia Moretti per Sammezzano non è nuovo. Già nel 2018 Giorgio Moretti aveva attenzionato l’asta allora indetta per la vendita del bene, che però si concluse senza offerte. La vera svolta è arrivata tuttavia nei primi mesi del 2024, quando la figlia Ginevra, sensibile al fascino storico e culturale del luogo, ha convinto il padre a riaprire il dossier e tentare concretamente l’acquisizione. È da questo slancio intergenerazionale che è nato il progetto che da oggi iniziara concretamente a prendere forma, con entusiasmo e determinazione".

 

"Secondo le informazioni finora rese pubbliche, i progetti della famiglia Moretti sono articolati e ambiziosi, con un approccio integrato che intende restituire a Sammezzano il suo splendore storico, valorizzandolo in chiave contemporanea. In cima alla lista delle priorità c’è naturalmente il restauro del Castello, con particolare attenzione al piano nobile, celebre per le sue sale ispirate all’arte moresca, ricche di stucchi, colori vivaci, motivi geometrici e simbolismi orientali. Parallelamente, è prevista la riqualificazione dell’intero parco secolare, uno dei più estesi della Toscana, il quale ospita piante rare e scorci paesaggistici di grande valore naturalistico".

 

"Un punto fondamentale del progetto è anche l’abbattimento dell’ecomostro: un’enorme struttura in cemento armato di circa 9.000 metri quadrati costruita negli anni ’70 per fini ricettivi, poi abbandonata e mai entrata in funzione. La demolizione di questo edificio rappresenta non solo un gesto simbolico di rinascita, ma anche un atto concreto per restituire integrità paesaggistica alla Tenuta, liberandola da un elemento incompiuto che per decenni ha deturpato la sua armonia architettonica e ambientale".

 

"Una volta conclusi i lavori di restauro, Sammezzano sarà trasformato in un polo multifunzionale di altissimo livello, capace di unire la valorizzazione culturale con l’eccellenza nell’ospitalità. Il castello diventerà infatti il fulcro di una serie di servizi che comprenderanno:

– Accoglienza alberghiera di lusso, come già avveniva tra gli anni ‘70 e ’90.

– Eventi privati e cerimoniali, quali matrimoni, ricevimenti, celebrazioni, congressi ed avvenimenti aziendali.

– Attività culturali e museali, con l’istituzione di un percorso aperto al pubblico che racconti la storia della tenuta, del suo architetto Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, e il contesto storico in cui l’opera nacque.

Tutto ciò sarà progettato in un’ottica di sostenibilità, accessibilità e compatibilità con il valore storico del bene. Secondo alcune indiscrezioni, il piano di recupero prevede che il Castello sia pronto ad accogliere i primi visitatori già entro i prossimi due anni".  

 

"L’acquisizione di Sammezzano da parte della famiglia Moretti non rappresenta solo la salvezza di un monumento abbandonato, ma anche una straordinaria opportunità per il territorio. La riattivazione della Tenuta, infatti, potrà generare benefici economici e occupazionali per tutta l’area circostante, rilanciandola come destinazione culturale e turistica di respiro internazionale. Inoltre, la scelta di mantenere una parte del bene accessibile alla cittadinanza, come nel caso del futuro percorso museale, rivela una chiara volontà di restituzione pubblica: un segno di apertura verso tutti coloro che amano Sammezzano e che vorrebbero visitarlo", conclude il comitato Save Sammezzano.

 

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