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Turismo, vacanze in Italia per 9 toscani su 10: 1.9 milioni in partenza, cresce l’appeal di settembre

Le previsioni dell’Ufficio studi di Confcommercio Toscana su dati Osservatorio Turismo-SWG. Cala il turismo dall’estero. L'influenza del cambiamento climatico

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lunedì 07 luglio 2025 17:32

Sarà una “estate italiana” quella 2025 per i toscani: uno su due partirà infatti per le vacanze privilegiando mete nazionali (soprattutto costiere) nel 90% dei casi. Sono i dati previsionali dell’Ufficio studi di Confcommercio Toscana, che ha riparametrato a livello regionale i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.

 

Saranno quindi circa 1,9 milioni i toscani in viaggio tra giugno e settembre, il 5% in più rispetto allo scorso anno. Nove su dieci resteranno in Italia, anche nella stessa Toscana, spezzando la vacanza in più short break (almeno due). Gli altri andranno all’estero.

 

Agosto resta il mese preferito per i soggiorni di una settimana o più, vista la coincidenza con le chiusure per ferie di molte aziende. Ma sale nelle preferenze anche il mese di settembre, con il traino di prezzi più contenuti e clima più mite. Sul fronte della spesa, secondo i dati diffusi da Confcommercio il budget medio si attesta intorno a 1.170 euro a persona per l’intero periodo estivo, stabile rispetto all’anno precedente. Nel complesso, il giro d’affari sviluppato dai toscani in vacanza sarà di almeno 2,2 miliardi di euro.

 

Per quanto riguarda le sistemazioni, il 21% dei pernottamenti sarà in hotel, seguiti dai bed & breakfast con il 17%. Le case in affitto a breve termine rappresentano il 13%, mentre il 14% degli italiani alloggerà in seconde case di proprietà o presso amici e parenti. Agriturismi, campeggi, villaggi vacanze e resort completano il quadro delle preferenze. Le destinazioni privilegiate sono ancora una volta le località di mare, scelte dal 24% dei vacanzieri per almeno una delle vacanze estive. A seguire, quasi alla pari, città d’arte, località montane e piccoli borghi, con percentuali tra il 10% e il 12%. Le mete di campagna raccolgono invece il 6% delle preferenze.  

 

Più difficile fare i conti con il turismo incoming in Toscana. “Se è vero che la maggior parte dei nostri connazionali resterà in Italia, la Toscana ha buone speranze di intercettarne molti, grazie alla varietà dell’offerta che garantisce, fra mare, città d’arte, campagna e terme”, sottolinea il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “speriamo che riescano, non dico a colmare, ma almeno a tamponare le perdite sul fronte del turismo internazionale. Nelle città d’arte le presenze straniere sono in calo, soprattutto da Stati Uniti e Germania, visto che i mercati russi e orientali purtroppo già brillano per assenza da qualche anno. Tra conflitti e tensioni economiche, non c’era da aspettarsi altrimenti: il dollaro si è svalutato rispetto all’euro, la Germania è in recessione. Crescono invece, a detta dei nostri imprenditori, le presenze di belgi e olandesi. E c’è la speranza di un recupero tra settembre e ottobre, quando la morsa del caldo si attenuerà e le temperature saranno più sopportabili per gli europei del nord, tedeschi compresi. Il cambiamento climatico sta influenzando molto anche il turismo, con uno spostamento in avanti della stagione che già nel settore dei campeggi si fa sentire da qualche anno. È un fenomeno che va monitorato con attenzione, per adeguare la nostra offerta ricettiva alle nuove richieste del mercato internazionale”.

 

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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