Tentato omicidio di un 47enne a Prato, l'uomo riprende conoscenza. Sequestrata la villa degli spari
La struttura è risultata adibita ad affittacamere abusivo, oltre che esercizio di abusiva attività di cambio valute e di tatuaggi
mercoledì 07 maggio 2025 15:47
Ha ripreso conoscenza e ha collaborato con gli inquirenti il 47enne cittadino cinese vittima di un tentato omicidio il 19 aprile scorso a Prato.
Come si apprende dalla Procura di Prato, l'uomo, presente sul territorio senza permesso del soggiorno, una volta ripreso coscienza, a seguito di un intervento chirurgico, ha collaborato con gli inquirenti, ricostruendo la dinamica dell'evento, spiegando che i colpi di arma da fuoco che l'avevano attinto alla spalla e a un arto superiore, erano stati esplosi mentre si trovava in uno stabile intento a cambiare denaro da euro a yuan.
Il sopralluogo e la perquisizione successivamente effettuati nello stabile, hanno consentito di individuare una pistola modificata rispetto alla struttura originaria e di trarre in arresto il detentore, il quale veniva poi sottoposto all'obbligo di dimora. Al contempo, continua la Procura, sarebbe emersa una situazione di profonda illegalità all'interno della struttura, una villa di proprietà di un cittadino italiano, che risultava adibita ad affittacamere abusivo, con capienza ricettiva pari a 33 persone, oltre che all'esercizio di abusiva attività di cambio valute e di effettuazione di tatuaggi.
I gestori, entrambi di nazionalità cinese, che hanno l'immobile in locazione, avevano ricavato, attraverso la suddivisione degli spazi, piccoli locali, molto simili a dei loculi, destinati a ospitare connazionali sia clandestini che regolari, muniti di permesso di soggiorno, a fronte del pagamento di 70 euro settimanali e di 300 euro mensili da parte di ognuno. In particolare, sono stati rinvenuti cinque clandestini, tre dei quali muniti di passaporto (che saranno pertanto rimpatriati dall'ufficio Immigrazione della Questura di Prato) e quindici cittadini regolarmente soggiornanti.
Inoltre, precisa la Procura, gli interventi di ristrutturazione sono stati effettuati in totale spregio delle prescrizioni urbanistiche ed edilizie esistenti, nonché della regolamentazione afferente alla sicurezza degli impianti e delle forniture elettriche e del gas. Quindi è stato sottoposo a sequestro l'intero immobile. Lo sforzo investigativo coordinato dalla Procura si è snodato nell'arco di una decina di giorni e ha visto l'impegno da parte della Squadra Mobile di Prato.
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