Ci sono stati due fermi per la violenta aggressione dei giorni scorsi a Prato, che ha ridotto un uomo in fin di vita.

A seguito delle investigazioni immediatamente avviate, la Procura di Prato ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di due cittadini cinesi, un uomo di quasi 26 anni e la sua compagna, una donna di 25 anni, per essere stati  individuati quali autori dell’aggressione violenta mediante bastoni di  legno, bottiglie di vetro, calci e pugni, compiuta da quattro uomini e una donna, verificatasi il 9 aprile 2025, pochi minuti prima delle ore 21, nel privé di un locale notturno a Prato.

Aggressione che si è concretizzata nel tentato omicidio di un uomo, connazionale dei due fermati (destinatario di una misura cautelare per reati contro il patrimonio e la persona, in altro procedimento penale) e nelle lesioni gravi alla testa e agli arti, in pregiudizio di tre persone. Per la violenza subita il primo è stato ricoverato d’urgenza e in pericolo di vita presso l’Ospedale di Careggi, dove è stato sottoposto ad un'operazione chirurgica al cervello, al fine di ridurre “una frattura cranica temporo parietale con emoragia entoparenchiale”. Attualmente si trova in terapia intensiva ed è sottoposto a coma farmacologico. 

Il fermo, come si apprende dalla Procura, è stato eseguito nei confronti della donna, la quale, nello scorso del mese di marzo 2025, era risultata essere proprietaria di un'autovettura sottoposta a sequestro in territorio sloveno in quanto utilizzata per il trasferimento di cittadini cinesi clandestini nei paesi Schengen.

La disamina delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza del locale teatro dell’evento, il riconoscimento fotografico effettuato da due cittadini presenti, che hanno collaborato con gli inquirenti, e gli esiti delle attività intercettive, hanno permesso di identificare i due autori, come spiegato dalla Procura pratese: l’uomo è risultato essere il leader del commando e la donna ha svolto un ruolo primario nel pestaggio violento, utilizzando due bottiglie di birra vuote. 

La compiuta identificazione del movente dovrà essere effettuata nel prosieguo delle investigazioni. 

Le investigazioni si sono nutrite del supporto degli appartenenti alla Squadra Mobile di Prato.