Firenze, revocata la sanzione a Marco: il libraio del sottopasso delle Cure che ora ha un banco in piazza
Accolta dal Comune l’istanza di Marco, che era stato multato nel sottopasso. A inizio mese ha inaugurato il suo 'Rifugio', il banco di libri in piazza
giovedì 20 marzo 2025 15:55
Multa ritirata per Marco, il libraio del sottopasso delle Cure, che a febbraio, durante un'operazione della polizia municipale nel sottopasso, era stato multato per cinquemila euro con il sequestro dei libri. Multa per la quale era stato annunciato un ricorso.
È stata accolta dal Comune l’istanza di Marco il libraio e la sanzione è stata revocata. La decisione di archiviare il verbale da parte del Comune è arrivata dopo una attenta analisi che ha tenuto conto della particolare situazione della persona multata caratterizzata da una condizione di estrema fragilità tale da non potergli far comprendere l’illegalità del proprio comportamento. È quanto si precisa dall’Amministrazione comunale in merito all’archiviazione del verbale elevato nei confronti di Marco, che aveva proposto opposizione chiedendo l’annullamento e il dissequestro dei libri.
“Abbiamo detto che avremmo preso in considerazione l’istanza presentata da Marco il libraio e così abbiamo fatto – dichiara Andrea Giorgio assessore alla sicurezza e Polizia Municipale –. Il lavoro degli agenti è stato corretto e la sanzione comminata un atto dovuto, ma fronte del ricorso - come previsto dalla legge e sulla base della memoria presentata dal suo avvocato - la Polizia Municipale ha potuto esprimere una memoria riconoscendo, con attenzione e sensibilità, il contesto particolare e la situazione specifica. Siamo contenti che sia andata così, nel pieno rispetto della legge così come del buon senso, senza clamori né strumentalità”.
"Nella relazione prodotta dalla Polizia Municipale è stato infatti evidenziato come l’operato degli agenti, che hanno elevato una sanzione per la violazione della legge regionale relativa alla vendita su area pubblica, sia stato corretto e un atto dovuto. Ma è stato sostenuto anche che la normativa prevede che, in sede di ricorso alla luce di quanto sostenuto dal ricorrente, debba essere fatta anche una indagine sulla cosiddetta “colpevolezza”, ovvero si debba valutare se l’illecito amministrativo sia stato commesso con la necessaria consapevolezza. Non spetta agli agenti giudicare questo aspetto e quindi non possono far altro che prendere atto del comportamento illecito, come hanno fatto. Ma durante questo approfondimento è stato considerata la particolare situazione di Marco: si tratta di una persona estremamente fragile che può non aver compreso di commettere una illegalità ritendo anzi il suo comportamento meritorio", si legge nella nota di Palazzo Vecchio.
Marco a inizio marzo ha inaugurato il suo 'Rifugio', il banco di libri in piazza gestito con l'associazione Solidarietà Arcobaleno Istituto Andrea Devoto.
"Ha vinto Marco, il Comune ritira la multa". Commenta Fuori Binario, giornale dei senza dimora, che due settimane fa aveva organizzato un'assemblea popolare in piazza delle Cure in sostegno a Marco, un momento che aveva visto una nutrita partecipazione.
"500 persone in piazza e 37mila firme online dimostrano come la partecipazione popolare può fermare le derive securitarie. La sicurezza sociale e i diritti dipendono dalla nostra capacità di mobilitazione. Grazie per essere stati vicini a Marco", continua Fuori Binario.
All'assemblea avevano partecipato anche i gruppi consiliari Sinistra Progetto Comune e Firenze Democratica.
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Palandri - Sinistra Progetto Comune Q2. "È positiva la notizia della sanzione annullata al senza dimora delle Cure. Quanti altri possono seguire questa stessa vicenda? È una domanda che faremo, perché la questione politica per noi rimane tutta. Inoltre, perché non c’è stata una comunicazione politica su questo, da parte della Giunta e la cosa emerge a giorni di distanza? Il sistema non funziona, soprattutto per chi si ritrova ai margini, ad affrontare situazioni di difficoltà. Ringraziamo chi si è mobilitato in queste settimane (a partire da Fuori Binario), anche sul piano della strada legale. Ringraziamo anche gli uffici del Comune che hanno lavorato fuori dalla visibilità mediatica. Riteniamo positivo leggere come la Polizia Municipale sia stata coinvolta nella costruzione della soluzione: chi ha provato a dire che c'era un attacco al Corpo stava strumentalizzando. Abbiamo letto la risposta a un'interrogazione della Lega, sui sottopassi. Confidiamo che l'approccio "pulire e sgomberare" venga definitivamente superato, magari con un tavolo multidisciplinare e delle azioni di programmazione che chiediamo dall'estate del 2024, investendo anche su un coordinamento sempre maggiore tra le Direzioni di Palazzo Vecchio e i Quartieri, a cui occorre dare risorse e poteri".
Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e della consigliera al quartiere 2, Serena Berti: “Finalmente la multa di Marco è stata annullata. Non da un giudice, ma dal comune. Esattamente come avevamo chiesto noi, prima in consiglio comunale con un ordine del giorno che chiedeva all’amministrazione di valutare questa strada per l’evidente contraddizione in cui era finita, e poi partecipando all’iniziativa promossa da ‘Fuori Binario’ in piazza delle cure. La multa è stata archiviata con un’ordinanza firmata dalla Direzione attività economiche, su proposta della Direzione polizia municipale, che ha accolto le argomentazioni espresse da Marco nella sua richiesta di archiviazione: manifesta contraddittorietà di atti emessi dalla pubblica amministrazione. La sanzione era, infatti, palesemente in contrasto con il percorso di reinserimento avviato dai servizi sociali del comune, che con una delibera di giunta consentiva a Marco il ‘book sharing’ nel sottopasso. Non si trattava, dunque, di un “atto dovuto”, come più volte ripetuto dalla Giunta nel commentare questo episodio, e a ruota dalla maggioranza in consiglio. Ma di un atto illegittimo, che è stato giustamente rimosso dagli uffici dopo aver riscontrato questa dissonanza di atti in seno all’amministrazione.
"A chi, in queste settimane, ha parlato di “vicenda strumentalizzata”, dimostrando poca competenza anche nell’affermare (e scrivere) che per l’amministrazione non era possibile annullare la multa ma era necessario “rivolgersi al Giudice di Pace”, rispondiamo che tutto è bene quel che finisce bene. E che far sentire la voce di chi non ha voce e strumenti per difendersi corrisponde anche a ciò per cui siamo stati eletti, e lo si può fare a supporto anche dell’amministrazione per aiutarla a percorrere la strada giusta”.
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