Firenze, i libri di Marco dal sottopasso in piazza: apre il banco alle Cure. 'Una vittoria del quartiere'
'Il Rifugio come un sommergibile sale in piazza'. Marco ha accumulato quasi 9mila libri che 'mi hanno cambiato la vita'
lunedì 03 marzo 2025 16:29
"La libreria il Rifugio dal sottopasso come un grosso sommergibile sale in piazza". Sono le parole che Marco Restucci usa per descrivere la partenza del suo banco di libri, che questa mattina ha 'salito le scale' ed è atterrato in piazza delle Cure.
Marco, il 'libraio del sottopasso', aveva fatto di quel posto non solo la sua casa, ma anche quella dei tanti libri che piano piano aveva accumulato dando vita a il Rifugio, la libreria a offerta libera nata nel sottopasso delle Cure, che fin da subito ha raccolto solidarietà e donazioni di libri da parte di numerosi residenti del quartiere e non solo.
Dopo alcuni sgomberi avvenuti nel sottopasso negli ultimi mesi, l'ultimo dei quali poche settimane fa, quando Marco era stato multato e i suoi libri sequestrati, ora ha preso il via il progetto istituzionale, partito a settembre con una delibera e rivolto a portare 'in superficie' l’esperienza del sottopasso delle Cure, con un banco di raccolta offerte tramite la donazione di libri.
Il progetto, che coinvolge i servizi sociali e diversi soggetti del volontariato, si svilupperà attraverso fasi distinte. Le donazioni serviranno a sostenere il progetto ed i percorsi di emancipazione di persone che vivono una condizione di grave vulnerabilità, come spiega Palazzo Vecchio. Il banco è intestato all’associazione Solidarietà Arcobaleno Istituto Andrea Devoto, riferimento per le istituzioni.
“Siamo soddisfatti che dopo un percorso lungo prenda forma un progetto di inclusione attiva che tiene conto delle risorse e delle competenze delle persone coinvolte e della comunità nel suo insieme. - evidenzia l’assessore al Welfare Nicola Paulesu - È un salto di paradigma, da una condizione di criticità ad una opportunità di inclusione attiva; c’è stato un lavoro importante dei servizi sociali, delle unità di strada in collaborazione con una delle associazioni della rete di realtà impegnate in tema di emarginazione adulta, e tutta la comunità del quartiere. Progetti di sviluppo di comunità come quello che stiamo realizzando hanno bisogno della partecipazione attiva di molti soggetti e di un tempo di maturazione che dobbiamo essere in grado di comprendere. Un obiettivo su cui ci siamo impegnati con determinazione e la pazienza necessaria. Ci sono percorsi che hanno bisogno di particolari attenzioni perché le persone coinvolte trovino la motivazione necessaria e si sentano pronte a farne parte ma compito di chi amministra è restare sempre orientati alle esigenze delle persone e saper trovare le risposte giuste. Ringrazio tutti gli operatori coinvolti e i cittadini che accoglieranno positivamente questa iniziativa. L’emancipazione da una condizione di disagio e di esclusione costituisce l’obbiettivo a lungo termine di percorsi come questo, di cui il ‘banchino’ rappresenta solo uno strumento”.
Questa mattina il debutto ufficiale del banco di libri di Marco, nei pressi del mercato delle Cure, dove sarà nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8 alle 13. "Dopo lo sgombero e la multa (per la quale farò ricorso), si è mosso tutto velocemente, e siamo arrivati a questa partenza lampo del banchino - ha detto Marco questa mattina dietro al suo banco - Ho un'esposizione ridotta, avrei voluto uno spazio maggiore ma l'importante era partire".
In un anno e tre mesi Marco ha accumulato circa novemila libri, anche dalle tante donazioni ricevute, e il suo primo ringraziamento infatti è andato alle persone che lo hanno sostenuto, e che anche questa mattina sono passate in molte a trovarlo. "La risposta del quartiere è stata enorme. Questa è stata una vittoria di tutto il quartiere e di tutte le persone che mi hanno sopportato e supportato, una risposta davvero positiva e grande, tutti aspettavano questo benedetto banchino e finalmente è arrivato. Il mio grazie infatti va a tutta la gente del quartiere, all'associazione Solidarietà Arcobaleno Istituto Andrea Devoto e al Comune".
L'idea progettuale portata avanti dall'associazione è quella di "realizzare un punto di raccolta fondi e donazioni presso il mercato rionale delle Cure per supportare percorsi di emancipazione di persone in condizione di grave deprivazione socio-economica. Il banchino di raccolta fondi si pone come occasione per persone in difficoltà per avviare un proprio percorso di autonomia e diviene strumento di partecipazione della comunità nella risoluzione delle criticità che negli ultimi mesi si sono verificate all'interno del sottopasso delle Cure", spiega l'associazione.
Una storia, quella di Marco, iniziata con la perdita del lavoro e dell'alloggio. "Ho preso il lavoro che avevo nella ristorazione, che mi garantiva vitto e alloggio - racconta Marco - Mi avevano fatto tante promesse, mi avevano assunto, ma dopo sei mesi mi hanno mandato via senza più chiamarmi e ho perso anche l'alloggio. A Firenze trovare una casa dall'oggi al domani non è facile, io sono separato e ho anche due bambine di sei e dieci anni da mantenere, e dopo meno di un mese avevo finito i soldi in banca. Prima sono finito su una panchina in piazza Indipendenza, poi sono arrivato nel sottopasso delle Cure. Qui ho portato dei libri presi da una cantina svuotata, li sono messi accanto al mio giaciglio nel sottopasso e li ho finiti in un giorno, compreso quello che stavo leggendo". Ed è così che è nato il Rifugio. Una storia che Marco sta mettendo nero su un bianco, in un libro.
"Sto scrivendo un libro sulla mia storia, da quando ho perso il lavoro fino a questo banchino, e a quello che verrà dopo. Lo chiamerò Io respiro ogni saluto, perché quando ero nel sottopasso a chiedere l'elemosina e poi con la libreria, ogni saluto delle persone che passavano era una boccata d'aria, anche solo un ciao era un pizzico di energia positiva in più".
"Tutti i libri che ho accumulato erano destinati al macero e ora sono tornati a vivere. E io con loro. Prima non leggevo neanche tanto, ora i libri mi hanno cambiato la vita", sorride Marco, mentre inizia a smontare il suo banchino, perché il primo giorno è quasi finito. Appuntamento a mercoledì.
Irene Grossi