Al via la quarta edizione di 'The World in Florence': delegazioni da oltre 30 paesi del mondo
Firenze diventa il palcoscenico per parlare di turismo, patrimonio e sostenibilità
giovedì 03 ottobre 2024 15:57
Al via la quarta edizione del festival internazionale "The World in Florence". Le delegazioni di più di 30 Paesi del mondo, tra cui le new entry Gambia, Togo, Burundi, Sri Lanka, Ungheria, Bosnia Erzegovina e Messico che propongono una serie di itinerari tra i luoghi più affascinanti dei loro territori; gli incontri “Private Participation in Protecting and Enhancing our Great Outdoors” (13/11) con Patrick Wyss, presidente e fondatore della South Dakota Parks and Wildlife Foundation (SDPWF) – United States of America che ha progettato il Museo Tatanka nelle Black Hills statunitensi voluto da Kevin Costner, Mounir Bouchenaki, consulente del direttore generale UNESCO, Aruna Francesca Maria Gujral, direttrice generale di ICCROM, che si concentrerà sulle iniziative in Africa di ICCROM, e Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università degli Studi di Firenze, e le tante iniziative di apertura alla città, tra mostre, degustazioni culturali dai diversi Paesi partecipanti, proiezioni - in collaborazione con RAM Film Festival e Toscana Film Commission - e concerti tra cui quello di percussioni dal Burundi in prima nazionale per celebrare il dialogo e la convivenza pacifica tra i Paesi del mondo.
Sono solo alcuni degli elementi di punta del festival ideato da Fondazione Romualdo Del Bianco e Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue, che dall’11 al 13 novembre porta a Firenze, tra lo storico Palazzo Coppini e l’Auditorium al Duomo, il meglio del panorama internazionale del patrimonio culturale e naturale. Il Festival, che quest’anno festeggia il 35esimo anniversario della Fondazione ed è il 55esimo evento annuale promosso dalla Fondazione, con la direzione scientifica affidata a Corinna Del Bianco, Duccio Canestrini e Giorgio von Arx, rappresenta un’opportunità di incontro e riflessione sulla complessità delle relazioni fra le comunità, con i relativi patrimoni, che talvolta sono diventate – o sono state rese – difficili, non riconosciute o persino distrutte da conflitti o cambiamenti climatici. Qualunque sia la loro storia, queste sono questioni identitarie che modellano le relazioni delle persone con le loro rispettive comunità, con comunità straniere, con migranti o viaggiatori, con l'ambiente naturale e con i prodotti culturali del passato e del presente (ingresso libero; programma completo su www.theworldinflorence.com).
“The World In Florence" è ideato da Fondazione Romualdo Del Bianco, Life Beyond Tourism – Travel To Dialogue, con il patrocinio di Parlamento Europeo, ICCROM, ENIT, Confindustria Toscana Centro e Costa, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Corpo Consolare di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, ICOMOS e altri.
La tre giorni prevede un confronto che verterà su tematiche come il rapporto della comunità locale con il proprio patrimonio e quello delle comunità straniere con il patrimonio locale con un focus sul rapporto delle comunità straniere a Firenze, le diverse forme di accessibilità al patrimonio e le ricadute economiche che è in grado di generare, oltre alla già consolidata narrazione di itinerari rappresentativi delle identità culturali dei territori partecipanti. Sono quattro le sessioni al centro del dialogo, unite dal tema “Comunità e Patrimonio”: “Comunità locali”, in cui si affronterà il tema di come le comunità vivono e si relazionano con il proprio patrimonio locale in tutte le sue forme (culturale – sia tangibile che intangibile – e naturale), fonte di orgoglio o un ostacolo nella vita quotidiana, elemento da valorizzare o meno; “Comunità straniere”, che mostrerà come i non nativi si relazionano con il patrimonio del territorio in cui si trovano, analizzando i fenomeni del turismo consapevole o di massa e quello dei migranti che, con più o meno difficoltà, vivono un processo di integrazione e contaminazione con la cultura locale; “Accesso”, di cui si valuteranno i differenti approcci, come quelli relativi alla valorizzazione di siti minori, o accessi limitati e a numero chiuso, fino alla protezione integrale e la fruizione digitale con realtà aumentata come il caso dei "Luoghi Parlanti”; “Impatti economici” con un focus su ospitalità, artigianato e altre forme di ritorno economico connesse al patrimonio locale.
Il Festival inaugura lunedì 11 novembre alle ore 17 con i saluti istituzionali e il party di apertura “Tastings from around the world” dalle 18,30 a Palazzo Coppini con la degustazione di piatti vegetali rappresentativi delle culture presenti al Festival. Tanti gli eventi in programma a ingresso gratuito che sono rivolti a Università, Accademie e Istituti di istruzione superiore, amministrazioni pubbliche locali ed enti dedicati allo sviluppo culturale e turistico locale, organizzazioni private nel settore come associazioni, musei, fondazioni e cooperative, impegnate nella protezione e promozione del patrimonio culturale e naturale, aziende interessate a promuovere progetti per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale ma anche a chiunque sia interessato al dialogo interculturale, al turismo culturale o all'apprendimento e alla salvaguardia del patrimonio, o semplicemente curioso di scoprire le culture del mondo.
Dalle proiezioni in collaborazione con RAM Rovereto Film Festival di una selezione di cortometraggi e lungometraggi sui temi del rapporto tra le comunità e il patrimonio alle degustazioni a Palazzo Coppini delle gastronomie delle diverse comunità partecipanti, quale ulteriore modo di conoscenza e confronto tra i diversi modi del saper fare, propri di ogni patrimonio culturale - inoltre, durante le pause pranzo del 12 e 13, lo Storico Mercato Centrale di Firenze proporrà una narrazione e alcuni assaggi della tradizione toscana, legata al mondo del pane in tutte le sue declinazioni - fino alla mostra costruita ad hoc presso l’Auditorium al Duomo e visitabile per tutti e tre i giorni degli oggetti culturali, ovvero manufatti e strumenti di uso quotidiano che hanno assunto il ruolo di simbolo per la comunità da cui provengono, e alla festa conclusiva “Baci e Abbracci”, prevista nella serata del 13 novembre, che prenderà forma intorno alle musiche e alle danze rappresentative delle identità culturali presenti all’evento - da non perdere la performance speciale con i tamburi dal Burundi, per la prima volta in Italia.