Indice Criminalità 2024, Firenze al terzo posto dopo Milano e Roma. Boom di rapine
Il report basato sui reati denunciati nel 2023. Funaro: 'Grande attenzione alla sicurezza fin all'inizio del mandato'
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lunedì 16 settembre 2024 11:41
Firenze è terza nell'Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore. Si tratta del report basato sui reati denunciati nel 2023, che vede Firenze al terzo posto dopo Milano e Roma.
Tre le città toscane tra le prime dieci: oltre a Firenze, anche Prato, al settimo posto, e Livorno al decimo.
Milano, Roma e Firenze sono in testa per numero di reati denunciati, ciascuna con oltre 6mila episodi ogni 100mila abitanti. L'indice racconta della risalita dei reati denunciati in Italia, per la prima volta dal 2013 (ad eccezione degli anni della pandemia), con un totale che ha sorpassato quelli del 2019: nel 2023 sono stati 2,34 milioni, pari all’1,7% in più rispetto al pre-Covid, in aumento del 3,8% sul 2022. Poco meno di una denuncia su tre (il 30%) nel 2023 è stata depositata nei capoluoghi delle 14 città metropolitane.
Dopo il podio, tra le prime dieci province sulle 106 mappate per numero di reati registrati nel 2023 ci sono: Rimini (4), Torino (5), Bologna (6), Prato (7), Imperia (8ª), Venezia (9) e Livorno (10). Le ultime dieci invece: Macerata, Belluno, Cuneo, Enna, Sondrio, Pordenone, Benevento, Treviso, Potenza, Oristano.
A Firenze le denunce per 100mila abitanti sono state 6.053,8, in totale 59.953. La città gigliata ha visto un boom di rapine: Firenze è maglia nera per denunce di rapina (136 ogni mille abitanti): quelle in pubblica via - 1.034 episodi nel 2023 - cresciute del 56%. Per quanto riguarda le singole categorie, Firenze è al quarto posto per i furti, al sesto per gli episodi di danneggiamento e al quarto per violenze sessuali. Quarto posto per truffe e frodi informatiche e ottavo per stupefacenti.
La sindaca Sara Funaro ha così commentato il report. "Abbiamo visto i dati del Sole 24 ore, non è un caso che fin all'inizio del mandato ho posto grande attenzione alla sicurezza, ho iniziato con l'assessore Giorgio e gli altri assessori a lavorare in sinergia con tutti i livelli istituzionali, a partire da prefettura e forze dell'ordine. E' un momento in cui bisogna dare risposte concrete e puntuali sulle urgenze che ci sono sulla sicurezza, a partire dall'implementazione delle forze dell'ordine sul territorio. In cima alle nostre priorità è dare risposte strutturali, perché la sicurezza è un problema complesso e abbiamo bisogno di gestirlo nella sua complessità".
"Sappiamo bene che alcuni fenomeni come spaccate delle auto e dei negozi spesso sono purtroppo collegati al tema dell'abuso delle sostanze stupefacenti, in particolar modo delle droghe pesanti. Dobbiamo intervenire anche su quel fronte con un contrasto all'utilizzo delle sostanze e un lavoro di prevenzione, che va fatto anche con le scuole con progetti da implementare di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei ragazzi e delle famiglie. O decidiamo di lavorare come comunità e facciamo in modo che la sicurezza sia un problema della città tutta da gestire o difficilmente riusciamo a trattarlo".
Maglia nera a Firenze per le rapine. "Abbiamo già iniziato a lavorare, alcune misure sono state messe in campo, a partire dalle pattuglie a piedi delle forze dell'ordine, dalle ordinanze per la chiusura anticipata dei minimarket. E' già fissato l'incontro con la Regione per affrontare il tema da un punto di vista sanitario dell'abuso delle sostanze, e stiamo facendo un ragionamento per avere presidi culturali e sociali in alcune zone2, spiega Funaro.
"Chiederò al ministro Piantedosi un'attenzione particolare alle zone più critiche, come Cascine e stazione, poi un aumento dei presidi in città. Il ministro mi ha già annunciato che avrebbe attivato anche a Firenze la polmetro, che è una risposta importante perché sappiamo le criticità che ci sono sulle tramvie. Penso che lavorando insieme con tutte le istituzioni si possono iniziare a vedere i risultati. In queste settimane ho girato molto nelle strade dove sono stati attivati i presidi la presenza è non solo gradita ma è vista anche come una prima risposta. Bisogna implementare tutto questo", conclude la sindaca.
“I numeri dei reati nelle provincie diffusi oggi dal Sole 24ore certificano quello che diciamo da tempo: c’è una questione nazionale e alle città servono risposte chiare”. È quanto dichiara l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio. “C’è un grande tema di sicurezza nelle grandi città del Paese che ha bisogno di risposte dallo Stato: +5% di aumento di spaccio, il 10% di aumento dei furti in abitazione e 10% di rapine, sono numeri chiari e preoccupanti. Nelle città in media i reati crescono del 4%, era dal 2013 che non si assisteva a un aumento”.
“Spero che l’emergenza suoni forte nelle stanze di tutte le istituzioni – sottolinea l’assessore –, noi ci faremo portavoce dei bisogni dei cittadini in ogni sede pronti a fare la nostra parte: quello che serve oggi è un piano nazionale concordato con le istituzioni locali. Le città hanno bisogno di aiuto, specie quelle grandi attraversate da grandi flussi turistici come la nostra, non servono polemiche ma un piano serio del Governo e un patto con le grandi città per intervenire rapidamente: le cittadine e i cittadini meritano attenzione. Noi siamo a disposizione del Governo e offriamo, come sempre, alle istituzioni collaborazione e lealtà”.
“Chiudiamo la fase delle polemiche e della strumentalità: leggo che il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi chiede ‘tolleranza zero’, sono d’accordo. Ma mettiamo in condizione le forze dell’ordine e le Prefetture di operare sul territorio in modo migliore, garantiamo leggi che diano la certezza della pena, collaboriamo. Hanno ragione i sindacati delle forze di polizia, che chiedono più agenti e risorse, e li ringrazio: basta slogan, servono risposte” conclude l’assessore Giorgio.
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