Empoli, dopo la nascita del nipotino dona un saturimetro alla Pediatria del San Giuseppe
La donazione di un privato cittadino all'ospedale empolese
mercoledì 28 agosto 2024 19:28
Una donazione per la Pediatria dell’ospedale San Giuseppe di Empoli: un saturimetro, un pulsossimetro palmare per monitorizzare i parametri vitali, è stato donato da un privato cittadino alla presenza ieri mattina della direttrice dell’ospedale empolese, Francesca Bellini e del direttore della Pediatria, Roberto Bernardini. Insieme a loro e al donatore, nella Sala dell’Orologio dell’ospedale c’erano anche la coordinatrice infermieristica della Pediatria, Federica Iannotta.
Lo strumento del valore di circa 2000 euro servirà al monitoraggio continuo o saltuario della saturazione d’ossigeno pulsatile e della frequenza del polso ed è dotato di un completo sistema di allarmi. Il display di cui è fornito permette di visualizzare contemporaneamente saturazione e frequenza del polso.
“E’ uno strumento di grandissima utilità sia per il neonato che per il bambino più grande – ha dichiarato Bernardini - e andrà a potenziare la strumentazione in dotazione del reparto di Pediatria. Ringraziamo chi ha pensato a noi per questa donazione, riconfermando tutta l’attenzione della comunità verso il suo ospedale”.
Il desiderio della donazione ha preso forma in concomitanza con il pensionamento del donatore. Un desiderio che però era già nato al momento della nascita del nipotino, 11 mesi fa presso il San Giuseppe, un momento di gioia che è stato segnato, ha ricordato il donatore, da una grande accoglienza e disponibilità da tutti i reparti, pediatrico e ostetrico. Una attestazione di fiducia nella professionalità dell’ospedale e dei suoi operatori che ha portato fino all’importante donazione di ieri.
“Ringrazio per questa gradita donazione a nome della direzione, dei colleghi della pediatria e soprattutto dei bambini e delle loro famiglie che ne potranno beneficiare – ha sottolineato la direttrice Bellini - Questo gesto di solidarietà contribuisce a rafforzare il legame tra l’ospedale e il suo territorio e gratifica il personale che si dedica alla cura con professionalità e umanità”.