"Rompiamo il silenzio": è la manifestazione convocata da Firenze per la Palestina per domenica 14 luglio.

"Cessi il bombardamento, cessi l'occupazione della Palestina! Con la resistenza palestinese per una Palestina libera e laica. Per il diritto al ritorno e al risarcimento di tutti i palestinese espropriati e trucidati dal colonialismo sionista!", si legge nella nota di Firenze per la Palestina.

Il corteo partirà alle 19 da piazza Santa Maria Novella per arrivare in piazza Strozzi, passando per via dei Fossi e piazza Goldoni.

La manifestazione è stata presentata in una conferenza stampa a cui ha preso parte il consiglieri comunale Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra Progetto Comune.
 

“L’UNRWA ricordava ieri come due terzi delle sue scuole siano state colpite, alcune bombardate e molte gravemente danneggiate. La sistematica violazione del diritto umanitario internazionale è una prassi che rende Gaza uno dei luoghi in cui è più pericoloso essere minori. Cessare il fuoco e ripristinare un elemento di giustizia è imprescindibile. I territori occupati ci ricordano la totale asimmetria tra uno Stato con un Governo, un esercito e un popolo senza Stato. Durante la campagna elettorale non abbiamo sentito particolari prese di posizione da parte della Sindaca. Per questo ci ha fatto piacere poter ospitare in Palazzo Vecchio la conferenza stampa di presentazione della manifestazione convocata per domenica 14 luglio 2024, alle 19:00, con partenza in piazza Santa Maria Novella e arrivo in piazza Strozzi (passando per via dei Fossi e piazza Goldoni), come ha illustrato Edoardo Todaro di Firenze per la Palestina", ha detto Palagi.

"Abed Daas (Comunità Palestinese di Firenze) ha avuto modo di esprimere gli auguri alla nuova Amministrazione, ricordando la tradizione importante della Città. Rimane aperta anche il tema del ruolo del Console onorario di Israele, che anche di recente si è esposto con denunce e affermazioni tese a mescolare aspetti diversi, per cui è bene ribadire il nostro puntuale e quotidiano impegno contro ogni forma di razzismo, senza ambiguità alcuna nel condannare ogni forma di antisemitismo”, conclude Palagi.