A Firenze domenica 2 giugno ci sarà un corteo per la Palestina. E' la Festa della Contro-Repubblica, in risposta all'appello dei Giovani Palestinesi. 

"La mattina del 27 maggio, ci siamo svegliati con le notizie e le immagini raccapriccianti provenienti da Rafah, subito dopo la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia che ha ordinato a Israele di interrompere le operazioni militari nella città. Ormai da anni, e in particolare negli ultimi mesi, assistiamo a ingiustizie che rendono visibile sotto i nostri occhi l’inferno sulla terra. Questa continua violazione dei diritti umani avviene nell’indifferenza del nostro governo e della CRUI, rendendo ancora più dolorosa e intollerabile la situazione. Lo stato italiano nella sua totalità è storicamente schierato a fianco del sionismo, a prescindere dal colore politico del governo di turno", si legge nella nota dei Giovani Palestinesi Firenze.

"Per questo motivo, il 2 giugno, nella data simbolica della Festa della Repubblica, rispondiamo alla chiamata nazionale dei Giovani Palestinesi organizzando una Festa della Contro-Repubblica. Invitiamo tutti a unirsi a noi in corteo a Firenze, alle 16.00 in Piazza Shireen Abu Akleh (già piazza San Marco), per dare voce alla nostra indignazione e chiedere giustizia e solidarietà per il popolo palestinese".

"Contro una Repubblica fondata sulla guerra. Contro una Repubblica alleata di Israele. Contro una Repubblica fondata sullo sfruttamento. Ora e ovunque, resistenza!".

Sarà quindi piazza San Marco, rinominata nei giorni dell'accampata studentesca piazza Shireen Abu Akleh, la partenza del corteo, alle 16. 

L'accampata è terminata nei giorni scorsi dopo 10 giorni di mobilitazione. "L’accampata non c’è più ma piazza Shireen Abu Akleh (ex. San Marco) continua a vivere con assemblee settimanali per continuare a costruire la mobilitazione, per mantenere vivi i legami e la lotta nati negli ultimi 10 giorni. Continueremo a lavorare insieme, convergendo tra gli atenei del territorio fiorentino, per richiedere lo stop agli accordi che le università hanno con università israeLiane e con aziende belliche", spiegano gli Studentx per la Palestina. 
 

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