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Al Galileo suona la campanella per la Rimaturità: sei generazioni di ex alunni tornano sui banchi

Sono 207 gli ex alunni del Galileo tornati nel liceo per cimentarsi nella versione di latino. Tra loro c'è anche Rita, 89 anni

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martedì 14 maggio 2024 19:54

C'è una piccola folla davanti al Liceo Galileo di Firenze. Sarebbe tutto nella norma se fossero le 8 di mattina, e la campanella stesse per dare inizio ad una giornata di scuola, ma sono le 16, e qualcuno dei presenti ha superato da un po' l'età del liceo... Ma la campanella suonerà lo stesso per loro, perché oggi tornano studenti, varcando la soglia del loro vecchio liceo per una prova che hanno già affrontato in passato, qualcuno solo qualche anno fa, qualcuno invece addirittura 70 or sono. Sono i 207 ex alunni del Galileo che oggi sono tornati sui banchi per la Rimaturità, l’evento organizzato dall’associazione Amici del Galileo, in collaborazione con la dirigente scolastica, dottoressa Liliana Gilli.

 

Appuntamento per le 16.30 al Galileo: molti si riconoscono, qualcuno ritrova ex compagni di classe, c'è chi ha lo zaino in spalla, e in molti per le mani hanno il vocabolario di latino, pronti per mettersi alla prova nella temuta versione. "Cerchiamo la nostra vecchia classe", si sente dire tra i corridoi, dove è palpabile l'emozione di chi è rientrato nel suo vecchio liceo dopo anni, o diversi decenni.


C’è Maria Pia, 86 anni, che ha affrontato l’esame nel 1956, c’è Ginevra, 21 anni, che a causa del Covid non ha potuto sostenere la maturità con la canonica traduzione dal greco o dal latino: è un pomeriggio in cui si ritrovano sei generazioni di ex studenti del Liceo di via Martelli, uno tra i licei classici più antichi d’Italia, il primo Ginnasio della Toscana (1878), frequentato da poeti, scrittori, giornalisti, scienziati, politici, come Collodi, Giosué Carducci, Mario Luzi, Tiziano Terzani e Oriana Fallaci, Margherita Hack, Giovanni Spadolini. 
 

Tra la folla c'è anche Rita Giorgi, che di anni ne ha 89, e la maturità l'ha affrontata 70 anni fa, nel 1954. È lei la più 'adulta' (ma lei ci corregge "dite pure la più vecchia, è vero!") degli ex alunni presenti oggi, spinta a partecipare dai figli e dai nipoti, una delle quali, Gaia, ha 18 anni, e frequenta proprio il Galileo, così come suo padre prima di lei.

 

"Non ho deciso io, non mi sarei mai permessa di fare una cosa del genere, ma ho due figli uno più matto dell'altro e mi hanno iscritto. Il latino l'ho sempre adorato", racconta Rita prima di entrare nella scuola. 

 

"Della maturità ho un ricordo meraviglioso. Sono stata veramente bene qui, abbiamo avuto ottimi insegnanti, e molto severi, abbiamo lavorato sodo. Il primo voto fu -14, a greco!". Un momento di commozione quando la preside Gilli le ha consegnato un mazzo di fiori a nome della scuola.

 

I partecipanti sono 132 donne e 75 uomini. La sezione più rappresentata è la E, mentre sono in prevalenza i ‘ragazzi’ degli anni ’80 e ’90 ad aver scelto di tornare in classe. Dopo la procedura di identificazione, gli ex alunni si sono divisi nelle classi, guidati dagli studenti di oggi, che hanno partecipato attivamente alla giornata. 

 

In 51 hanno scelto la competitiva, 156 invece si cimenteranno nella non competitiva. Due versioni diverse, che la preside Gilli, insieme alla ex preside Calogero, svelano aprendo le buste prima dell'inizio della prova: Le antiche virtù dei romani, di Sallustio, per la competitiva, e L'imperatore Marco Aurelio di Eutropio per la non competitiva.  

 

Tutti sul banco possonno avere il foglio protocollo timbrato dalla scuola, il dizionario di latino, la penna nera. Due ore di tempo. Di alto livello la commissione esaminatrice che valuterà la prova competitiva, composta dai docenti del Galileo, unitamente alla presidente della delegazione fiorentina dell’Associazione italiana di cultura classica, professoressa Maria Pace Pieri, e dal docente di lingua e letteratura greca dell’Università di Firenze, Enrico Magnelli, ex studente proprio del Galileo. 

 

Le traduzioni di chi ha partecipato alla non competitiva saranno invece corrette (ma non valutate) dagli studenti attualmente a scuola, selezionati tra i più meritevoli nelle materie classiche. La consegna dei riconoscimenti avverrà a ottobre. La medaglia commemorativa è stata creata dal maestro orafo fiorentino Paolo Penko: rappresenta il classico portone d’ingresso della scuola che ha accolto generazioni di liceali. Saranno premiati i primi tre classificati della competitiva, più altre sette menzioni a giudizio della commissione esaminatrice.

 

"Siamo arrivati al momento della verità – ha detto la preside del Galileo, Liliana Gilli – per me è motivo d’orgoglio vedere così tanti ex allievi tornare a scuola per la nostra Rimaturità. Ed è stato motivo di orgoglio percepire la loro voglia di stare ancora insieme all’interno di queste mura. Segno che ricordano con piacere questa esperienza. Il nostro cammino per l’evento è cominciato a dicembre con l’estrazione della materia qui a scuola. Da allora è stato un susseguirsi di messaggi, richieste di partecipazione, voglia di essere presenti e raccontare aneddoti legati alla scuola. È impotante la memoria, soprattutto per gli studenti di oggi, che possono capire qual è il valore aggiunto della nostra scuola: un luogo vivo di cultura, dove fare comunità".

 

Alle 17.30 suona la campanella: è l'ora di iniziare a tradurre.

 

 

 

Irene Grossi

 

 

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