Firenze, sabato la Wish Parade: il corteo di musica e politica per rivendicare spazi safer
Il corteo di 15 carri musicali aperto dalla Venere Biomeccanica. 'Sostituire le leggi della repressione e del profitto con una politica del desideri'
martedì 20 maggio 2025 16:32
La Wish Parade torna per le strade di Firenze. Un corteo composto da 15 carri musicali, aperto da un carro speciale dedicato al trasporto della Venere Biomeccanica, che da Novoli arriverà fino alle Cascine: è la grande festa itinerante della Wish Parade 2025, in programma per il pomeriggio di sabato 24 maggio.
Dopo la parade dello scorso anno, alla quale parteciparono migliaia di persone, la Rete di Collettivi Uniti Wish Parade ha presentato l'edizione 205 della manifestazione, nata per "sostituire le leggi della repressione e del profitto con una politica del desiderio".
Una festa si, ma non priva di rivendicazioni politiche. "L’esperienza della Wish Parade 2024 è stata importante, un momento in cui sono state canalizzate le energie di numerosi collettivi dal basso che promuovono cultura e socialità a Firenze e in Toscana. - si legge nella nota della Rete di Collettivi Uniti Wish Parade - L’unione di queste forze si è rivelata essere emblematica: abbiamo aperto gli occhi e ci siamo res3 conto di aver attraversato le strade e le piazze insieme ad altre 11.000 persone. Tutto questo ci ha restituito la facoltà concreta di desiderare ancora di più, spingendoci ad organizzarci per continuare il progetto della Wish Parade con la volontà di auto-rappresentarci al cospetto delle dinamiche politiche locali che ci ignorano ogni giorno. Questi mesi di lavoro collettivo, oltre alla realizzazione di diversi Presidi Sonori in alcune piazze di Firenze, hanno permesso la scrittura di un Manifesto programmatico che declina i nostri valori etici, politici e sociali – antifascismo, antirazzismo, anticolonialismo, transfemminismo – rispetto ai desideri che riteniamo più urgenti; si tratta, nella sostanza, di alcune richieste concrete mosse verso una città che non prende in considerazione le realtà che promuovono cultura e socialità dal basso".
"Rivendichiamo spazi safer, e in tal senso esigiamo uno spazio polifunzionale, laboratoriale e ricreativo che legittimi le pratiche di autorganizzazione. Il tema dello spazio è cruciale dato che si inserisce in uno dei momenti in cui la crisi abitativa a Firenze registra livelli allarmanti; a tal proposito, riteniamo significativo citare l’importanza dell’esperienza de La Polveriera Spazio Comune, l’unico luogo di aggregazione rimasto in un centro storico ormai devastato dalla svendita del patrimonio pubblico. Uno spazio che (r)esiste poggiandosi sui princìpi di orizzontalità, responsabilità diffusa, libera accessibilità, gratuità, diritto all’autofinanziamento, esclusione delle posizioni escludenti. Un’altra nostra specifica richiesta riguarda il rifinanziamento del progetto Extreme per la riduzione del rischio che la Cooperativa Sociale CAT porta avanti in Toscana dal 1999. Crediamo che le politiche associate alla riduzione del rischio rappresentino un impegno concreto a combattere la discriminazione e a garantire che nessunÉ venga esclus dai servizi di salute o sociali di cui ha bisogno sulla base dell’uso di sostanze, di identità di genere, orientamento sessuale o situazione economica. In un periodo storico fatto di guerre, totalitarismi e repressione, la Wish Parade 2025 si svolgerà lungo un preciso solco della storia delle lotte civili e sociali: quella storia che ci racconta che la repressione è sempre stata in grado di risvegliare i più profondi desideri di libertà".
"Durante la street parade di quest’anno danzeremo intorno alla Venere Biomeccanica, risvegliata a seguito di una viva e inaspettata confluenza di stimoli, prospettive, esigenze ed energie: le anime dei collettivi dal basso, le cui voci si sono riunite in un coro amplificato dalla rinnovata fertilità della Dea per reclamare l’assegnazione in autogestione di uno spazio dedicato alla creazione artistica condivisa e alla progettazione collettiva. Oggi, in modo ancora più urgente dell’anno scorso, vogliamo danzare e sonorizzare la città per far sentire la nostra necessità di riprenderci lo spazio e il tempo per poter progettare insieme un nuovo domani. Vogliamo avere l’autonomia di decidere come celebrare la nostra esistenza, ricordando che la festa, la cura e la consapevolezza sono un diritto di tutt3. Perciò la Wish Parade 2025 non sarà solo l’occasione di fare una festa, ma di impugnare la festa come strumento di costruzione di rete, lotte, relazioni, progetti. La festa come esercizio orizzontale di consenso e cura verso di noi e l3 altr3. La festa come attitudine per la creazione di spazi safer. La festa come strumento di amplificazione di rivendicazioni politiche", concludono i Collettivi.
Oltre ai carri musicali e a quello della Venere, si aggiungono anche due carri a cura dei gruppi di Riduzione del Rischio (Cooperativa Sociale CAT e Progetto Neutravel), appositamente attrezzati e posizionati per fornire supporto e assistenza all3 partecipanti. La partenza è prevista in Viale Forlanini: i carri si distenderanno per il concentramento alle 15.30 lungo il viale e stazioneranno lì per circa un’ora prima della partenza. Si proseguirà per Viale Francesco Redi (andando verso Piazza Puccini) e imboccando poi Via Ponte alle Mosse. In questo tratto verranno preventivamente rimosse le auto in modo da rendere il passaggio più largo e agevole.
Dopo aver percorso Via Ponte alle Mosse il corteo proseguirà fino alla ruota panoramica per imboccare Viale Abramo Lincoln e proseguire verso Viale dei Lecci, per raggiungere il luogo d’arrivo, il prato del Quercione, dove stanzierà per alcune ore.
Gli organizzatori fanno sapere che alla fine della manifestazione il prato verrà ripulito e i rifiuti verranno accorpati in dei punti di raccolta. In testa al corteo, si troverà uno spezzone d’apertura politico (forze sindacali, politiche e sociali) a simboleggiare "l’intersezione delle rivendicazioni della rete di collettivi Wish Parade con le proteste contro il DL Sicurezza, contro il riarmo europeo e le politiche di morte connesse; per dimostrare solidarietà contro la disumana complicità internazionale rispetto all’intollerabile genocidio di Israele nei confronti della popolazione palestinese a Gaza. Per ribadire la necessità della garanzia dei diritti fondamentali delle fasce più vulnerabili della popolazione (migranti, persone in condizioni di povertà)", conclude la Rete.