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Firenze, nell’ex Teatro dell’Oriuolo nascerà il Polo delle Arti Digitali e Visive

Chiuso da 30 anni, il bando per l'ex teatro è stato vinto dall'Istituto Europeo di Design

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mercoledì 08 maggio 2024 10:14

Un Polo delle Arti Digitali e Visive nell'ex Teatro dell’Oriuolo a Firenze. E' stato l’Istituto Europeo di Design a vincere il bando del Comune di Firenze per l’ex Teatro di via dell’Oriuolo, chiuso da quasi 30 anni e al termine di un complesso intervento di restauro.

 

Ieri il Sindaco Dario Nardella, alla presenza dell’Assessora ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci e dell’Assessora al Patrimonio non abitativo Federica Giuliani, ha consegnato le chiavi al Direttore IED Firenze Danilo Venturi. Nasce così il Polo delle Arti Digitali e Visive, primo in Italia per formazione e integrazione con la Città. L’ex Teatro dell’Oriuolo, dopo gli interventi di restauro, ha triplicato l’area non edificata a vantaggio di verde e spazi aperti con la demolizione di 2200 metri cubi, principalmente nell’area della ex platea, e può contare su alcuni locali, liberi da divisori, al piano terra di Palazzo Bastogi per un totale di 500 mq.

 

IED realizzerà un polo destinato alla condivisione e conoscenza delle Arti Digitali e Visive, un luogo di scambio interdisciplinare e interculturale dove la teoria incontra la sperimentazione pratica, che prende forma nelle zone espositive, conservando la vocazione originaria del luogo pubblico.

 

Suddiviso in due grandi aree funzionali, formativa ed espositiva, oltre al giardino, il nuovo Polo prevede la creazione di laboratori digitali, project room e aree didattiche, insieme a due ampi spazi riservati a mostre, eventi e workshop. Il programma delle attività sarà legato allo svolgimento didattico dei corsi multimediali (Graphic Design, Illustrazione, Design per la Comunicazione, Content Creation and Publishing) e di quelli del sistema arte (Museum Education, Curatorial Practice e Arts Management) con laboratori, mostre d’arte contemporanea, workshop presieduti da artisti emergenti. Si aggiungono le iniziative realizzate in occasione di Pitti Uomo. Lo spazio vivrà anche attraverso altri eventi in collaborazione con la Città.

 

Talk e tavole rotonde a cadenza mensile, aperte al pubblico, saranno tenuti dai grandi nomi dell’industria creativa, come è già avvenuto in sede con Diego Marcon (Artista), Forma Fantasma (Interior Designer), Stefan Sagmeister (Graphic Designer), Danielle Kwateng (Executive Editor di Teen Vogue USA), Joana Vasconcelos (Artista).

 

Gli Spazi. Area Formativa: è dedicata all’attività didattica, sia teorica che pratica, attraverso l’utilizzo di laboratori digitali dotati di computer di ultima generazione e software di progettazione grafica per lo sviluppo di soluzioni digitali attinenti a diversi settori.

 

Area Espositiva: open Space Multimediale riservato alle arti digitali (Palazzo Bastogi) dove saranno allestite delle postazioni computer, attrezzature foto-video, visori per la realtà aumentata, nonché un monitor interattivo di grandi dimensioni per la visualizzazione di progetti digitali. Spazio Expo Arti Visive, l’ex Teatro da utilizzare come project room, galleria, area performativa, zona eventi, presentazioni e lezioni aperte al pubblico.

 

Il giardino sarà utilizzato come zona eventi, studio o spazio relax aperto al pubblico.

 

Dichiarazioni

 

“A duecento metri dal Duomo, un luogo storico della cultura del dopoguerra torna a vivere dopo anni di inattività - ha dichiarato il sindaco Dario Nardella - Riapriamo un teatro dopo oltre 30 anni di abbandono con una operazione di rigenerazione urbana che non solo riqualificherà un contenitore lasciato vuoto ma attraverso un intervento innovativo consentirà di recuperare anche una nuova piazza per i cittadini e per la fruizione culturale. Firenze ha uno spazio polivalente nel cuore della città che punterà sul digitale e sull’innovazione”.

 

 “Vedere l’ex teatro dell’Oriuolo tornare a nuova vita dopo lo scempio che era diventato nel corso degli anni è per me una gioia enorme - ha detto l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci -. Un luogo che ora potrà rinascere con la gestione dello IED per ridare finalmente accesso ai cittadini a questo meraviglioso pezzo di città incastonato tra piazza Duomo e la Biblioteca delle Oblate. Ho seguito passo passo i lavori di riqualificazione per realizzare questo intervento di rarefazione edilizia liberando spazio a verde in pieno centro storico. Un obiettivo raggiunto grazie all’impegno di tutti i tecnici del Comune coinvolti, che ringrazio per la passione condivisa nel rinnovare questo bellissimo spazio e riattivare il suo potenziale culturale e ambientale, a due passi dal Duomo”. 

 

"La valorizzazione di questo importante immobile storico del patrimonio del Comune di Firenze - ha sottolineato Maria Federica Giuliani, assessora al patrimonio non abitativo - era uno degli obiettivi che ci eravamo posti come amministrazione insieme al sindaco Nardella. Crediamo che il progetto di IED risponda a quello che auspicavamo con il bando, un luogo di cultura e innovativo per i giovani, rivitalizzando così uno spazio nel cuore della città chiuso da anni. Inoltre la posizione difronte alla biblioteca delle Oblate e accanto all'archivio storico del Comune, qualifica l’offerta culturale in continuità con quanto fatto in questi anni dal Comune".

 

 “Il Gruppo IED prosegue nel suo progetto di espansione che non significa soltanto aumentare gli spazi fisici a disposizione per la formazione – affinché questa mantenga sempre uno standard di alto livello – ma anche luoghi di crescita, aggregazione e scambio per le comunità di giovani designer con e sul territorio, spazi pronti ad accogliere studenti e studentesse internazionali e non. Le sedi IED nelle nostre città ambiscono a diventare poli culturali aperti alla città stessa, alimentando di riflesso un indotto importante. Per l’anno 2024 si aggiunge inoltre un obiettivo di espansione che non riguarderà solo le città dove siamo già presenti”, ha dichiarato Francesco Gori Amministratore Delegato del Gruppo IED.

 

 “A due passi dal Duomo, uno dei teatri più attivi del dopoguerra diventa un Polo aperto e fruibile per la Città, capace di integrare il modello del campus anglosassone, dove gli spazi di studio e la produzione culturale sono spesso compresi in unico ambito. Si rafforza così il nostro progetto di un campus diffuso: la sede storica sotto la cupola del Brunelleschi, i laboratori di fashion design a Palazzo Pucci, dove Emilio Pucci creava le sue collezioni, la collaborazione con la Biblioteca delle Oblate, dove abbiamo accesso a una vasta collezione di libri e un caffè panoramico. Le nostre sedi sono a pochi metri di distanza, nel centro di Firenze, affinché gli studenti si sentano a casa. Tutti i luoghi hanno un proprio genius loci, la capacità di ispirare. Consapevolezza e creatività: l'educazione parte da qui”, ha aggiunto Danilo Venturi Direttore IED Firenze.

 

 

 
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