Vis Art

Tornano le giornate Fai di Primavera: in Toscana 35 aperture

Luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a spazicuriosi e inediti

1 Visualizzazioni

martedì 19 marzo 2024 09:03

Tornano le Giornate FAI di Primavera. Sabato 23 e domenica 24 marzo saranno dedicati all'evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalità di partecipazione, consultabili sul sito).

 

Le Giornate FAI di Primavera danno l'opportunità di scoprire luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti: 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. 

 

In Toscana sono 35 le aperture straordinarie di altrettanti luoghi: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura. 

 

“Il Fai - ha detto il presidente Eugenio Giani - ci aiuta a conoscere e far consoscere la Toscana più bella e spesso la più nascosta. Anche questa primavera, sono aperti 35 luoghi che si inseriscono nell’offerta di 750 realtà in Italia che verranno aperte nelle due tradizionali giornate, consentendoci di scoprire luoghi straordinari. Pensiamo alla Fortezza medicea di Lucignano, da anni chiusa ma che grazie al lavoro della sindaca Roberta Casini abbiamo potuto inserire nelle ristrutturazioni delle città murate, o pensiamo ai luoghi che abbiamo a Lucca, Pisa, all’Università di Firenze che quest’anno celebra i suoi 100 anni dalla fondazione. Il FAI contribuisce alla scoperta di quella Toscana diffusa – immagine e progetto in cui crediamo molto -  che non corrisponde alle città che richiamano milioni di turisti, ma a giacimenti culturali straordinari altrettanto belli, che rappresentano quell'elemento di così grande fascino da rendere la nostra regione la più attrattiva sul piano internazionale”.

 

Le parole del Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: “Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettività a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato - le Delegazioni del FAI - che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicità e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne è ora aggiunto un altro: quello della fisicità e del ruolo che essa ha per un vero apprendimento”.

 

Dichiarazione della Presidente FAI Toscana, Rosita Galanti Balestri: “Siamo giunti alla XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera. Ringrazio il Presidente Giani che ancora una volta ci ha fatto l’onere di accoglierci nel prestigioso Palazzo della Regione. La nostra presenza è la testimonianza dell’attenzione con la quale la Regione riconosce la mission del FAI. Ringrazio i comuni, gli Enti, le istituzioni, i privati proprietari dei beni che hanno permesso queste aperture con le quali si racconterà la nostra bella regione. In Toscana saranno aperti 35 luoghi che rappresentano l’identità regionale, sotto molteplici aspetti. Visiteremo palazzi delle istituzioni e dimore private, stabilimenti produttivi, borghi, parchi, chiese. Un ringraziamento a tutte le delegazioni, ai, gruppi, ai volontari, agli apprendisti Ciceroni che sono la grande forza di queste Giornate e senza tutti loro non sarebbe possibile realizzarle. Ringrazio il Rotary club Distretto 2071 per il contributo nell’azione di volontariato. Altresì ringrazio la Croce Rossa e i Carabinieri in congedo sempre al nostro fianco”.

 

LE APERTURE A FIRENZE E NEL FIORENTINO

 

PALAZZO BUONTALENTI (ANTICO CASINO MEDICEO DI SAN MARCO)
Palazzo Buontalenti non è accessibile al pubblico, essendo la sede di una istituzione accademica internazionale (School of Transnational Governance, EUI).  Il percorso di visita si articolerà all'interno dell'area restaurata e consentirà di ammirare soprattutto il celebre ciclo di affreschi secenteschi eseguiti nell'ala nord, commissionati nel 1621 dal cardinale Carlo de' Medici. Le sale sono cinque, ognuna dedicata ad uno dei granduchi di Toscana succedutisi sino a Cosimo II (Cosimo I, Francesco I, Ferdinando I e appunto Cosimo II, al quale fu destinata una ulteriore sala). Gli affreschi sono un compendio della miglior produzione artistica fiorentina di inizio Seicento, eseguiti con dovizia di riferimenti alle conquiste dei quattro granduchi sia in ambito militare che artistico-culturale: la visita permetterà di ripercorrere le imprese e i fasti della dinastia medicea, evidenziando al contempo le differenze di personalità tra i vari membri della famiglia assurti al trono granducale.
 

PALAZZO MARUCELLI FENZI
Ai visitatori verrà proposto un percorso di visita che si svilupperà dagli appartamenti monumentali del piano terreno, con la Sala d'Ercole, la Sala della Giovinezza al bivio e quella dell'Amore punito, con i sublimi affreschi di Sebastiano Ricci e gli stucchi di Giovanni Baratta, fino a raggiungere il piano nobile tramite lo scalone monumentale per accedere alla sala da ballo, oggi aula Magna del Dipartimento SAGAS. Seppur il palazzo e alcuni degli ambienti siano regolarmente visitabili su richiesta, alcune stanze risultano inaccessibili ai visitatori esterni in quanto adibiti a luoghi di studio e uffici. La prossima edizione delle giornate FAI di primavera sarà dunque la giusta occasione per ammirare la bellezza di questi spazi e per conoscere la storia di un palazzo tanto importante per la storia fiorentina ma ancora tutto da scoprire.
 

  
SEDE DEL RETTORATO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Si rendono visitabili luoghi accessibili, in generale, solo al personale e agli studenti dell'Ateneo, nonché ai docenti di altre Università, e aperti al pubblico solo in casi eccezionali. L'itinerario di visita inizia dall'atrio di ingresso, da cui si accede al braccio porticato che dà sul giardino interno, arricchito dalla mostra delle opere di Onofrio Pepe, allestita in occasione del Centenario dell'Ateneo. Percorrendo poi lo scalone, al cui termine si trova la statua di Galileo (copia della statua opera di A. Costoli per il portico degli Uffizi) si giunge al vestibolo dell'Aula Magna. Dalla grande sala si passa alla Sala del Senato accademico. Da qui, si prosegue per visitare la Sala del Consiglio di Amministrazione. Sarà così possibile anche comprendere la complessità del sito e conoscere la storia della Casa della Sapienza, del Serraglio dei Leoni, del Teatro delle Cacce e delle scuderie medicee, quest'ultime studiate da Leonardo da Vinci per la loro monumentalità e funzionalità.
APERTURA IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE 

 
MONTELUPO FIORENTINO (FI)
  
ARCHIVIO MUSEO FONDAZIONE VITTORIANO BITOSSI
L'Archivio Museo Bitossi  è aperto al pubblico su appuntamento dal lunedì al venerdì. Le visite sono accompagnate da una narrazione storico artistica sulle origini della famiglia e sul territorio, sull'evoluzione del prodotto dalla tradizione alla modernità, attraverso il lavoro di Aldo Londi e delle importanti collaborazioni con i designer. L'Archivio d'impresa come rappresentazione dell'identità dell'azienda, strumento di conoscenza è fonte inesauribile per nuove idee e collezioni. Il museo nella sua complessità diviene motore dell'immaginazione, crea empatia e muove emozioni attraverso storie artistiche, economiche e sociali.
L'attività dell'archivio non si limita all'impegno strettamente archivistico di recupero, catalogazione e conservazione del patrimonio storico, ma offre assistenza e consulenza a studiosi, studenti, ricercatori e collezionisti. Collabora a iniziative culturali promosse da enti e istituzioni pubbliche e private internazionali

 
SCARPERIA E SAN PIERO (FI)
  
SPAZIO BRIZZOLARI
 luogo aperto di rado, esperienza unica. In contrasto con l'area industriale che circonda lo Spazio Brizzolari, colpisce l'eccezionalità del sito: un piccolo angolo newyorkese immerso nel territorio del Mugello.Un percorso ricco di dipinti intensi, violenti nell'uso del colore, si snoda il pensiero di Antonio, l'ideologia di cui la sua produzione è permeata, il suo concetto di vestitismo cioè la trasformazione dei suoi abiti in opere d'arte. Galleria e Spazio Forma-Azione mirano ad ampliare il concetto tradizionale di museo, trasformandolo in un ambiente multifunzionale atto a generare uno spiazzamento e uno stupore che portano alla scoperta del bello in contesti inaspettati, non convenzionali. "Io voglio meravigliare" affermava lo stesso Antonio Brizzolari, e questo suscita lo Spazio Brizzolari!
 

 

 

In foto il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio (Capalbio - Grossetto) e Palazzo Fenzi a Firenze

 

 

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.