Rapina in banca a Incisa, uno degli autori arrestato un anno dopo
Erano riusciti a farsi consegnare 44mila euro in contanti
venerdì 08 marzo 2024 13:54
Dopo un anno di complesse indagini, è stato scoperto e arrestato uno degli autori della rapina in una banca a Incisa Valdarno.
Nel pomeriggio del 22 febbraio 2023, due uomini, parzialmente travisati da mascherina chirurgica e berretto, erano entrati nella filiale del Banca di Credito Cooperativo del Valdarno Fiorentino di Incisa e armati di un taglierino e avevano minacciato i presenti, riuscendo a farsi consegnare 44mila euro in contanti, per poi darsi alla fuga. Immediato l’inizio delle indagini da parte dei carabinieri che, con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche, erano riusciti fin da subito a raccogliere i primi fondamentali elementi che hanno consentito di identificare uno dei due rapinatori, sul conto del quale ieri i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Figline Valdarno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
In questi mesi i Carabinieri hanno portato avanti un’importante e complessa attività d’indagine per riuscire a risalire ai due rapinatori, a partire dalle testimonianze di chi era presente in quel momento nella filiale. Decisiva è risultata la minuziosa analisi di ogni dettaglio raccontato e, soprattutto, la scrupolosa verifica di tutto ciò che i due malviventi potevano aver lasciato sul luogo della rapina, comprese le impronte digitali, l’analisi delle quali ha confermato il quadro indiziario su cui i militari dell’Arma stavano già lavorando.
Gli elementi d’indagine raccolti hanno così consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di condividere le risultanze investigative emerse, emettendo la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato, sul quale già pendono altre condanne per rapina avvenute in diverse regioni d’Italia. Per l’uomo, tuttora ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, è scattata l’accusa di rapina, in concorso, aggravata dall’aver utilizzato un’arma e travisato.
I carabinieri precisano che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà da ritenersi definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.