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Casi di morbillo in Toscana, la Regione: 'Numeri contenuti, importante vaccinarsi'

Ventisette i casi finora diagnosticati, soprattutto nell’area vasta Nord Ovest

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martedì 20 febbraio 2024 18:58

Casi di morbillo in aumento in Toscana. "Contro il morbillo è importante vaccinarsi e la Toscana offre gratuitamente questa opportunità non solo ai bambini ma anche agli adulti che di morbillo non si sono mai ammalati o che, quando erano bambini, non hanno potuto vaccinarsi o l’hanno fatto con una sola dose".

 

Lo ricorda l’assessorato alla sanità della Toscana, dopo i focolai scoppiati nell’area vasta Nord Ovest e alcuni casi sporadici, pochissimi secondo quanto riferisce la Regione, nell’Area vasta della Toscana centro e della Toscana Sud Est.   

 

Il morbillo, che può avere complicanze serie (in particolare negli adulti), è tornato infatti a colpire dopo anni la Toscana, spiegano dagli uffici. "I ventisette casi finora diagnosticati costituiscono un numero contenuto e il fatto che siano stati solo ventisette, nonostante il morbillo sia una malattia particolarmente contagiosa, lo si deve alle ottime coperture vaccinali, oramai consolidate, tra i bambini e alle misure messe in atto tempestivamente dalle aziende sanitarie".

 

In questo periodo i casi di morbillo non sono aumentati solo in Toscana ma anche in altre regioni italiane e in alcuni paesi europei, secondo quanto emerge dai dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (in acronomio Ecdc). 

 

La Regione Toscana, fanno ancora sapere dagli uffici dell’assessorato, è in costante contatto con le aziende sanitarie e sta monitorando la situazione e adottando tutti i provvedimenti necessari.

 

“Nei mesi di gennaio e febbraio stiamo assistendo in tutto il Paese ad una recrudescenza di casi di morbillo. Per quanto ci riguarda i nuovi casi si sono concentrati, in particolare,  nella zona Pisana che comprende i comuni di Calci, Cascina, Crespina Lorenzana, Pisa, Fauglia, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano, Orciano”. Ha detto giorni fa il dottor Antonio Gallo, responsabile dell’igiene pubblica di Pisa. “Dopo alcuni anni in cui non era stato registrato nessun caso, oggi si contano 18 casi residenti nei vari comuni della zona. Di questi, 11 sono stati ricoverati e gli altri 7 sono rimasti isolati a casa”. 

 

“I pazienti hanno fra 25 e 69 anni, un’età media di 42 anni ed uno soltanto riguarda un bambino di meno di un anno (troppo piccolo per essere protetto dalla vaccinazione) contagiato in un cluster familiare. L’Igiene Pubblica della USL è la centrale di segnalazione e validazione di tutte le malattie infettive sia del territorio, sia dell’ospedale e sta tutt’ora svolgendo le indagini epidemiologiche, tracciando i casi e, se necessario, suggerire di effettuare il prima possibile la vaccinazione anti-morbillo (protettiva se eseguita entro le 72 ore dall’esposizione) e informare le persone esposte dei comportamenti da tenere per ridurre il rischio di estendere il contagio”, conclude Gallo.

 

 

 
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