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Firenze, 'Buio in sala': al cinema Astra la rassegna su cinema e psicoanalisi

I film presentati e discussi da analisti della Società Psicoanalitica Italiana

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lunedì 12 febbraio 2024 16:57

Si chiama “Buio in sala”, la storica rassegna che unisce cinema e psicoanalisi, in scena dal 15 febbraio al 7 marzo al cinema Astra di piazza Beccaria a Firenze.

 

Nata dalla collaborazione tra la Fondazione Stensen e il Centro Psicoanalitico di Firenze, la rassegna propone quattro giovedì sera per quattro film, presentati e discussi da analisti della Società Psicoanalitica Italiana. Quattro film recenti, che hanno incontrato il favore della critica e del pubblico, molto diversi fra loro ma accomunati da un’originale, sorprendente, riflessione sull’amore.

 

Si inizia giovedì 15 febbraio alle 20.30 con “Il Caftano Blu” di Maryam Touzani con un commento di Irene Ruggiero (Centro Psicoanalitico di Bologna). Il film è ambientato a Salé, una delle più antiche città del Marocco, in una piccola bottega dove i caftani si fanno ancora a mano, si svolge, punto dopo punto, la storia d’amore dei tre protagonisti. Non si tratta tuttavia del solito triangolo. A un livello più profondo questo film sartoriale intesse e ricama con cura tre diverse forme di amore attraverso le quali ciascun personaggio si trasforma ed evolve emotivamente.

 

Giovedì 22 febbraio “Misericordia” di Emma Dante con un commento di Anna Cordioli (Centro Veneto di Psicoanalisi). Misericordia è una danza che ruota fra abisso e salvezza. Arturo nasce nel più buio degrado e cresce girando su se stesso. Attorno a lui si raccoglierà la violenza degli orchi ma anche l’insperata rivolta delle donne della sua terra…madre. Emma Dante trasforma in film l’opera teatrale tornando a colpire con la sua potente forza espressiva.

 

Giovedì 29 febbraio “Perfect Days” di Wim Wenders con un commento di Chiara Matteini (Centro Psicoanalitico di Firenze). Un film commovente: il magico potere della ripetizione nell’ultimo capolavoro di Wim Wenders, profondo conoscitore della cultura giapponese e degli esseri umani. La verità viene cercata in superficie, umilmente: talvolta ne deriva una specie di felicità.

 

Giovedì 7 marzo “Past Lives” di Celine Song con un commento di Cristina Saottini (Centro Milanese di Psicoanalisi). Si tratta di un’attenta riflessione sulle tante sfaccettature dell’amore e sul rimpianto per le perdite imposte dalle trame del destino che non diventa amarezza, ma si traduce in ricchezza malinconica che scalda il cuore. Passato presente e futuro si intrecciano nelle vite dei protagonisti grazie alla maestria della regista coreano/canadese Celine Song che in questo film in parte autobiografico affronta con leggiadria il mistero dei legami amorosi e delle identità personali.

 

Sabato 9 marzo evento speciale “Donna, vita, libertà” con il film iraniano “Leila e i suoi fratelli” di Saeed Roustayi con un commento di Virginia De Micco (Centro Napoletano di Psicoanalisi), psicoanalista e antropologa. Il film racconta Leila, che trascorre la sua vita adulta aiutando i genitori e i suoi quattro fratelli. Un giorno escogita un piano che potrebbe aiutare la sua famiglia a uscire dalla miseria in cui vive, ma si dovrà scontrare con le miopie e le grettezze dei suoi familiari e con la crudeltà di una società che non le concede gli stessi diritti degli uomini.

 

 

 
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