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'Il diritto allo studio non si tocca': il corteo a Firenze. In Santa Maria Novella presidio per la Palestina

La manifestazione degli studenti partita in Fortezza da Basso

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sabato 14 ottobre 2023 18:55

Una manifestazione per il diritto allo studio, ma anche in sostegno alla Palestina.

 

Nel pomeriggio di oggi, sabato 14 ottobre, numerosi studenti universitari di Firenze si sono ritrovati presso i giardini della Fortezza da Basso, per sfilare in corteo sui viali Strozzi-Belfiore, proseguendo in via delle Porte Nuove, via delle Carra, via del Ponte all’Asse, viale Corsica. Attualmente il corteo si trova in via del Ponte di Mezzo e proseguirà per viale Guidoni, piazza Ugo di Toscana. L'ambito è quello della manifestazione nazionale del diritto allo studio.

 

All'interno della manifestazione, sono stati molti gli studenti che hanno sfilato per mostrare il loro sostegno alla causa palestinese. Il presidio pacifico della comunità islamica in solidarietà con il popolo palestinese, si sta svolgendo in piazza Santa Maria Novella. "Fermiamo il genocidio a Gaza, salviamo Gaza", uno degli striscioni presenti in piazza, dove sventolano bandiere palesinesi. Il presidio è stato promosso da Firenze oer la Palestina (sigla che raccoglie tutte le realtà fiorentine solidali con la Palestina, la comunità palestinese, la comunità islamica e i giovani musulmani). All'interno del corteo studentesco è presente uno spezzone di Firenze per la Palestina.

 

Il corteo nazionale studentesco, si legge sul Colettivo di Ateneo di Firenze, chiede "maggiori fondi per il diritto allo studio da investire in servizi pubblici e di qualità e nessun investimento pubblico nella costruzione di studentati privati, un allargamento delle fasce ISEE che accedono alle borse di studio, un maggiore numero di residenze totalmente pubbliche e mense e trasporti pubblici, gratuiti per borsisti e con costi fortemente progressivi". Ma anche "l' abolizione dei criteri di merito e produttività, che escludono tantissimi dalle borse di studio, portano all'aumento delle tasse con la creazione della categoria di fuori corso e alimentalo le dinamiche competitive e aziendalistiche che stabiliscono lo standard a cui si deve ambire, causando disagi mentali e portando, come ormai succede troppo spesso, anche al suicidio di chi si attribuisce le colpe di un sistema universitario marcio".

 

E ancora: "Un sistema universitario che offra una formazione critica e di massa, slegata da interessi privati e bellici, per una ricerca e una didattica al servizio della collettività ed un'offerta formativa critica e non nozionistica. Tirocini formativi e per questo inerenti al proprio corso di studi, retribuiti e conciliabili con la vita studentesca (lezioni e/o lavoro). Materiale didattico gratuito e accessibile, per una libera diffusione del sapere e contro la mercificazione dello stesso. Maggiori fondi per didattica e ricerca ed un sistema d'accesso alle carriere accademiche trasparente ed avulso da meccanismi di baronaggio e cooptazione. Richiediamo che decadano tutte le disposizioni repressive e le denunce nei confronti delle studentesse e degli studenti in lotta per il diritto allo studio; colpiti a Firenze da fogli di via che gli negano la possibilità di studiare In questa situazione l'unico strumento che abbiamo per migliorare la nostra condizione di vita è unirci e organizzarci per pretendere delle risposte ai nostri bisogni e conquistarci così i diritti che ci spettano!".

 

 

 
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