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Firenze, fedeli riuniti nella moschea nel giorno dello sfratto. In mattinata arriva il rinvio

Sfratto sospeso. Il cartello di protesta dei fedeli: "Questo è un luogo di culto, è inaccettabile che sia sfrattato"

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venerdì 16 dicembre 2022 10:33

"Questo è un luogo di culto, i fedeli fanno la preghiera qui, è inaccettabile che sia sfrattato. Il diritto di culto deve essere garantito da questo stato che, è un diritto umano".

 

Con questo cartello in mano si sono riuniti questa mattina, venerdì 16 dicembre, i fedeli nella moschea di Borgo Allegri, a pochi passi da piazza dei Ciompi, a Firenze, nel giorno dello sfratto. Era stato infatti annunciato per oggi l'intervento della forza pubblica per l'esecuzione dello sfratto per morosità della Comunità Islamica di Firenze e della Toscana. 

 

Un intervento che si preannuncerebbe delicato anche perché il venerdì è un giorno di preghiera per i musulmani. Sono presenti questa mattina decine di fedeli, tra fuori e dentro la moschea.

 

Sul posto anche l'avvocato della proprietà del fondo, la società pratese Finvi,  Luca Negretti. "Aspetto l'arrivo dell'ufficiale giudiziario e della forza pubblica, qualora lo sfratto non venisse eseguito rimetterò il mandato. Non sarei in grado di giustificare la cosa con i miei assistiti", ha dichiarato il legale. 

 

Intorno alle 10 è arrivato l'ufficiale giudiziario. I fedeli si sono riuniti davanti all'ingresso della moschea. 

 

È arrivato anche l'Imam di Firenze Izzedin Elzir. "Ringrazio i fiorentini non musulmani che sono qui per dare solidarietà e la nostra comunità che è venuta come ogni giorno. Noi abbiamo pagato tutti gli affitti, è la proprietà a dover dimostrare il contrario. Noi siamo qui a pregare e non a manifestare, come noi affermiamo il diritto della proprietà di avere il suo fondo, affermiamo anche il diritto sancito dalla costituzione di pregare in tranquillità. Noi non andiamo via finché non troviamo alternative che al momento non ci sono. Ringraziamo il comune, il prefetto, le forze dell'ordine, c'è dialogo con tutti. Non vogliamo danneggiare nessuno, spero che il posto si trovi subito".

 

Sul posto nel corso della mattinata si sono presentati anche alcuni assessori, tra cui Sara Funaro, Cosimo Guccione e Andrea Giorgio, e il deputato del Partito Democratico Emiliano Fossi.  

 

Dopo una mattinata di interlocuzioni, lo sfratto è stato rinviato a data, al momento, da destinarsi. La decisione sul rinvio sarebbe da ricondursi a motivi di ordine pubblico. L'avvocato della proprietà ha dichiarato di aver rimesso il mandato. 


Resta per la comunità islamica la necessità di trovare un altro luogo, che, come ha dichiarato l'Imam Elzir, sono disposti a pagare da soli. 

 

"Noi come comunità ci siamo sempre autofinanziati - dice Elzir - accettiamo donazhnioni, ma non mazzette e rifiutiamo offerte non chiare e non tracciabili. Essendo noi parte integrante della città, abbiamo sempre dialogo con le istituzioni ma la comunità lavora anche da sola, e infatti siamo a lavoro per trovare un altro luogo. Non vogliamo creare proglemi e non vogliamo danneggiare i nostri vicini. Spero che lo sfratto sia stato rimandato ad una data che ci dia il tempo giusto per trovare un'alternativa". 

 

Parole di sostegno dall'assessore Sara Funaro: "Siamo stati tutti la mattina in contatto per capire evoluzione della situazione, c'era grande preoccupazione. Avere questo tempo permette alla comunità di continuare a lavorare per una soluzione, noi continueremo a dare il nostro supporto".

 

 

 

Irene Grossi

 

 
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