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Moschea a Firenze, confermato lo sfratto. Previsto anche un presidio della Lega

Botta e risposta politica, sfratto confermato

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giovedì 15 dicembre 2022 10:55

E' stato confermato lo sfratto della Moschea di piazza dei Ciompi a Firenze. Il tutto avverrà domani mattina, venerdì 16 dicembre 2022, come confermato dal Prefetto di Firenze Valerio Valenti al termine del Cosp in Prefettura.

 

Sarà una giornata intensa anche per l'ordine pubblico, perché proprio il venerdì mattina i fedeli islamici si ritrovano per la preghiera. E perché sempre domani mattina, alle ore 11, è stato organizzato dalla Lega un “Presidio per la Legalità e contro le Moschee abusive” in Piazza Beccaria angolo Borgo la Croce. A poche centinaia di metri dalla Moschea. Per questo c'è preoccupazione anche per l'ordine pubblico in zona, dopo la tensione delle ultime settimane.


“L'Assessore Sara Funaro del Comune di Firenze può stare tranquilla, la Lega vuole soltanto ribadire un semplice concetto. “La Legge è uguale per Tutti”: anche per la Moschea e la sua Comunità. Nessuno deve preoccuparsi. Contemporaneamente prendiamo ovviamente atto delle decisioni odierne del Prefetto con soddisfazione”, dicono Bussolin, Monaco e Tani della Lega Firenze. “Non è colpa nostra se in 18 mesi fra Giunta Nardella ed Imam non è stata trovata una via d’uscita al problema moschea. La proprietà giustamente rivendica il fondo chiedendone lo sfratto. I termini della vicenda sono chiari, inutile a sinistra girarci tanto intorno. La comunità se vuole può comprarsi un terreno, grazie al contributo dei suoi fedeli e costruirsi una Moschea, perché non lo fa? Aspetta soluzioni dall’Amministrazione Comunale? Questa vicenda si trascina anche da troppo tempo per la mancanza di coraggio del Pd e del Suo Sindaco Nardella”.
 

“Sul tema è già stato poi chiarissimo anche il nostro Leader Matteo Salvini ieri a Firenze. La Lega venerdì prossimo conferma la sua presenza dalle ore 11.00 in Piazza Beccaria, angolo Borgo la Croce per un “Presidio per la Legalità ed il rispetto delle regole”. Firenze, la città di Oriana Fallaci, non tace e chiede rispetto reciproco davanti alla Legge”, concludono.

 

"Condividiamo l’appello già espresso dall’amministrazione ad agire con cautela e a tenere toni bassi rispetto alla giornata di venerdì. Per questo riteniamo che l’atteggiamento della Lega sia sbagliato e dannoso", dicono Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio e Andrea Ceccarelli, segretario Pd cittadino Firenze. "Sta soffiando sul fuoco, alimentando un clima di tensione e uno scontro su questo tema, che non aiuta a venire a capo della vicenda e che è assolutamente fuori luogo in un contesto in cui ci sono rischi di ordine pubblico. Anche oggi i consiglieri della Lega di Palazzo Vecchio non si sono fatti mancare l’ennesima polemica strumentale che non giova a nessuno. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, invitando ancora una volta tutte le parti in causa a gestire questa situazione con coscienza. Come Pd non possiamo che ribadire con forza l’auspicio che a breve si possa arrivare a trovare una collocazione per la comunità musulmana. L’impegno al loro fianco non è mai mancato né mancherà e ci teniamo a sottolineare la nostra vicinanza a una comunità che in questi anni si è sempre contraddistinta per vocazione al dialogo e attenzione alla convivenza pacifica tra culture e religioni diverse".

 

“Alla Lega piace creare problemi. Nella confusione – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – è più facile prendere consenso senza riconoscere la complessità delle questioni. Non ci stupisce la conferma dell’esecuzione dello sfratto. Con il clima che è stato creato, immaginiamo che le istituzioni vogliano tutelarsi da possibili denunce per il loro comportamento. Vale anche per il Comune. Quindi tutto è rimandato a venerdì. Non sappiamo quanto gli altri gruppi consiliari siano abituati a essere presenti durante gli interventi degli uffici giudiziari con le forze dell'ordine. Speriamo – continuano Palagi e Bundu – ci sia meno politica possibile venerdì mattina e che si possa prendere atto della mancanza di condizioni di poter fare l’esecuzione. Nel frattempo ci si ricordi che la Costituzione obbliga le istituzioni a rimuovere gli ostacoli, in questo caso basati su pregiudizi verso una confessione religiosa".
 

"Nei primi tre anni e mezzo di questa consiliatura – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – ci è stato chiesto di non sollevare troppo la necessità di trovare soluzioni per avere una moschea all'interno del territorio comunale di Firenze. Forse abbiamo sbagliato, perché nel frattempo è stata pure cambiata la Giunta e quindi anche chi doveva occuparsi della delega al dialogo con le confessioni religiose si è visto sostituire da un Sindaco che ha usato la città per questioni interne al Partito Democratico. Questa situazione richiede serietà, responsabilità e pragmaticità. Purtroppo – concludono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – non è scontato e allora vogliamo dirlo chiaramente, ringraziando chi concretamente si sta prendendo cura di evitare inutili tensioni”.

 

Aggiungono il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Coccollini e il presidente della Commissione controllo Antonio Montelatici, entrambi esponenti del Gruppo Centro: “Anche noi parteciperemo al presidio, in programma venerdì prossimo, in piazza dei Ciompi per verificare che sia garantito il rispetto della legalità. Anche alla luce di quanto affermato oggi dal Prefetto che oggi, al termine del Cosp, ha confermato che la forza pubblica effettuerà l’accesso alla moschea di piazza dei Ciompi il 16 dicembre confermiamo quanto abbiamo già affermato nei giorni scorsi. La libertà di culto sancita dall’articolo 19 della Costituzione va garantita, ma non si capisce perché la comunità islamica fiorentina non abbia ancora regolato i suoi rapporti con lo Stato italiano così come stabilito dall’articolo 8 della Costituzione. Anche perché è proprio attraverso queste intese che i cittadini hanno la garanzia che le confessioni religiose operino nel rispetto della legalità Visto il tanto interesse che fedeli islamici, cittadini ed anche i rappresentanti di altre confessioni religiose sembrano avere per la realizzazione di una moschea a Firenze, potrebbero facilmente, loro, donare risorse economiche in modo tale che la comunità islamica possa comprare un luogo che ritiene adeguato alla preghiera. Riteniamo sia fondamentale il riconoscimento della salvaguardia della proprietà privata. In tutti questi anni non si è voluto dare una soluzione ad un problema presente. Non si possono eludere decisioni prese dal tribunale. Sappiamo che sarà una giornata nella quale ci saranno molte persone presenti. Ci auguriamo che tutto si risolva pacificamente e senza tensioni”.

 

(immagine di repertorio)

 

 
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