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Firenze, il Fiorino d’oro consegnato al prefetto Lamberto Giannini

La cerimonia nella fase conclusiva dell’iniziativa ‘Percorso alla memoria’ per ricordare le vittime di mafia

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martedì 13 dicembre 2022 20:10

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha conferito il Fiorino d’oro della città di Firenze al prefetto Lamberto Giannini, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza. La cerimonia si è tenuta in Sala dei Gigli a Palazzo Vecchio alla presenza delle autorità civili, militari e religiose cittadine. 

 

“Siamo felici di aver consegnato la più importante onorificenza di Firenze al capo della Polizia Lamberto Giannini - ha detto il sindaco Dario Nardella - perché è sempre stato molto vicino alla nostra città, dedicando un’attenzione particolare alla comunità fiorentina. Lo ha fatto sollecitando la Polizia di Stato a seguire con grande attenzione tutte le grandi sfide che abbiamo nel capoluogo e in tutta l’area metropolitana. La consegna del Fiorino d’oro è anche un modo per dire grazie e per rilanciare e rilanciare sempre di più la collaborazione per la sicurezza della nostra comunità”.

 

Al prefetto Lamberto Giannini è stata consegnata la massima onorificenza cittadina “per lo straordinario e costante impegno profuso nel contrasto all’eversione e al terrorismo interno e internazionale, per aver saputo alimentare, grazie ad apprezzate qualità personali e professionali, affinate all’interno di un curriculum d’eccellenza, in particolare nella gestione dei servizi di ordine pubblico, il sentimento di sicurezza e di fiducia dei cittadini verso le istituzioni”.

 

Per oltre 27 anni il prefetto Lamberto Giannini è stato infatti impegnato nel contrasto all’eversione e al terrorismo interno ed internazionale, conseguendo importanti successi professionali. Tra questi le indagini nell’ambito della strage alla stazione di Bologna; quelle sull’omicidio in Afghanistan della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli; l’arresto nel 2005 a Roma di uno dei terroristi di Al Qaeda; e l’operazione che ha portato alla cattura, in Bolivia, del latitante Cesare Battisti. 

 

In occasione del “Percorso alla memoria” organizzato dalla Questura in collaborazione con il Comune di Firenze, il questore Maurizio Auriemma, d’intesa con il sindaco Dario Nardella, ha proposto di inserire la cerimonia di conferimento del Fiorino d’oro nell’ambito della fase conclusiva di questa iniziativa per ricordare le vittime delle stragi di mafia. Piazza della Signoria ha infatti ospitato la teca della Quarto Savona Quindici, la Fiat Croma blindata sulla quale persero il 23 maggio 1992 la vita gli uomini della scorta del Magistrato antimafia Giovanni Falcone: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La teca, che lo stesso questore della provincia di Firenze ha definito “Sacrario della Polizia di Stato”, è stata mostrata alla cittadinanza nei pressi della Loggia dei Lanzi, a due passi dall’Accademia dei Georgofili sventrata nel maggio del ’93 da un attentato esplosivo di stampo mafioso. Destinato a colpire il patrimonio artistico nazionale custodito negli Uffizi, il vile gesto costò la vita a cinque persone, tra le quali una bambina di appena 50 giorni. 

 

Foto Polizia di Stato Firenze
 

 
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