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Dai Green Day ai Muse, il Firenze Rocks infiamma Firenze. Ora Red Hot e Metallica

Il grande festival rock è giunto al giro di boa

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sabato 18 giugno 2022 17:42

Siamo giunti al giro di boa del Firenze Rocks, festival musicale giunto alla sua quarta edizione che vanta come ospiti alcuni tra i maggiori esponenti mondiali della musica rock (e non solo).

 

Nella prima delle quattro giornate in programma, sul palco della Visarno Arena si sono esibiti i Green Day, a due anni di distanza da quella che doveva essere la data effettiva del concerto, posticipato per pandemia.

 

Di fronte a circa 60mila spettatori, la band pop punk statunitense ha esaltato il pubblico con i suoi maggiori successi, come "American Idiot", "Boulevard of Broken Dreams" e "Wake Me Up When Semptember Ends", senza disdegnare le cover (“Bohemian Rhapsody” dei Queen e “Blitzkrieg Bop” dei Ramones). Ad aprire la pista ai Green Day erano stati i Weezer, gruppo alternative rock statunitense.

 

Nella giornata di ieri, 17 giugno 2022, sono stati di scena i Muse, preceduti da un altro celeberrimo gruppo britannico. I Placebo di un Brian Molko a tratti irriconoscibile nel look non hanno tradito le attese, infiammando il pubblico con i classici “Too Many Friends”, “Special K” e “The Bitter End” e coinvolgendolo anche con i brani dell’ultimo album, come il singolo “Beautiful James”. Chiusura con la cover di “Running Up That Hill” di Kate Bush, che sicuramente avrà fatto felici gli amanti della serie tv Netflix Stranger Things.

 

L’attesa principale però era tutta per i Muse. E il trio inglese ha ripagato ampiamente le aspettative dell'essere una delle migliori band live del mondo. Ingresso in scena teatrale, esibizioni e sound tipicamente ‘barocchi’, scenografia mozzafiato tratta dal videoclip di "Will of The People", ultimo singolo estratto e title track del nuovo album in uscita ad agosto.

 

I Muse non hanno deluso le oltre 50mila persone presenti grazie alle esibizioni impeccabili, alla versatilità musicale della band e a quella vocale di Matthew Bellamy, leggermente più in difficoltà di qualche anno fa a raggiungere picchi di falsetto inarrivabili per altri ma sempre strepitoso, sia con la voce che con gli strumenti.

 

Sono i grandi classici del repertorio della band quelli che esaltano il pubblico del Visarno, giunto da tutta Italia per ascoltare il trio inglese. “Hysteria”, “Supermassive Black Hole”, “Time is Running Out”, “Plug in Baby” e l’immancabile “Starlight” sono alcune delle canzoni che accendono maggiormente la platea. Su tutte, la bellissima chiusura con “Knights of Cydonia”, anticipata dall’intro “Man With a Harmonica”, degna conclusione di un concerto impeccabile e smaccatamente rock, a tratti hard. Con le chitarre al centro delle esibizioni e la produzione elettronica del gruppo (comunque presente in scaletta) leggermente in disparte.

 

Stasera, 18 giugno 2022, il Firenze Rocks prosegue sull’onda dei grandi nomi. Non solo del rock: prima dell’esibizione dei Red Hot Chili Peppers, per il quale ci si aspetta di andare vicini al tutto esaurito, ci sarà Nas, uno dei più grandi rapper statunitensi della storia. A seguire la band alternative rock di Anthony Kiedis, Flea e Jack Frusciante, che non ha bisogno di molte presentazioni.

 

Domani il gran finale, con gli emergenti Greta Van Fleet ad aprire il concerto degli immortali Metallica.

 

Anche se siamo soltanto al giro di boa, si può già dire che l’edizione 2022 del Firenze Rocks è stata un grande successo.

 

(immagine di Di Vincenzo, Mirabelli)

 

Marco Zanini

 
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