E' stato arrestato un uomo a Prato, nella mattinata di ieri, venerdì 20 maggio 2022, per il reato di tentato omicidio.

Due equipaggi della Squadra Volante della Questura sono intervenuti nel centro storico di Prato, a seguito di una segnalazione, proveniente da residenti della zona, di una violenta lite in corso tra alcuni cittadini cinesi all’interno di un’abitazione.

Gli operatori si sono recati nell’appartamento segnalato, posto al primo piano, dove hanno subito notato, nei pressi della porta di accesso, già aperta, la presenza di un uomo di nazionalità cinese, in evidente stato di shock, con vistose ferite alla testa, alla spalla e ad una gamba, il quale indicava la possibile presenza del suo aggressore in una delle stanze della casa.

Fatto immediatamente ingresso nell’abitazione, uno degli agenti ha così potuto notare un secondo uomo di origine cinese, che ancora impugnava "con contegno intimidatorio una mannaia". Così l'agente ha estratto la pistola Taser in dotazione, intimando di gettare immediatamente a terra l’oggetto. Non avendo seguito alla richiesta, l'agente ha utilizzato il Taser, immobilizzando poi l'uomo.

Fatto intervenire sul posto il personale sanitario del 118, che prestava le cure del caso al ferito, la polizia ha appurato come quest’ultimo, un sessantenne cinese regolarmente soggiornante, fosse stato aggredito poco prima con la mannaia dal connazionale, per motivi al momento non ancora del tutto chiariti, venendo trasportato, non in pericolo di vita, presso il locale ospedale per la prosecuzione delle cure del caso.

Alla luce della dinamica della vicenda, l’altro uomo, un cinquantatreenne cinese regolarmente soggiornante, annoverante piccoli precedenti di polizia e risultato essere domiciliato proprio nell’abitazione teatro dell’intervento, veniva tratto in arresto per il reato di tentato omicidio; sono in corso ulteriori verifiche investigative, tese a chiarire il movente della violenta lite, che non si esclude legato alla figura di una ragazza cinese di 29 anni, nipote dell’aggredito, anche lei domiciliata nella stessa abitazione, fa sapere la Questura.

Lo zio della ragazza, ossia la persona ferita, da quanto ricostruito in prima analisi dalla polizia, si sarebbe recato nell’abitazione per avere un non meglio precisato chiarimento con il 55enne: un chiarimento poi sfociato nell’aggressione con la mannaia. Sulla vicenda sono tuttora in corso approfondimenti investigativi per meglio delineare i contorni dell’episodio ed il movente a base dello stesso, conclude la Questura.