Inquinamento stradale, Firenze 2° città d'Italia per emissioni pro-capite di CO2
Ma Firenze è tra le migliori per il bike sharing
giovedì 12 maggio 2022 13:21
Firenze è la seconda città d'Italia per emissioni pro-capite di CO2 per quanto riguarda il trasporto su strada. E' quanto emerge dal Rapporto “MobilitAria 2022”, realizzato da Kyoto Club e dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), in collaborazione con ISFORT, nell’ambito della campagna europea Clean Cities, che analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2021 nelle 14 città metropolitane italiane: Bari,Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Torino, Venezia
Il 2021 è stato un anno ancora contrassegnato dalla pandemia, con una diminuzione degli spostamenti e obblighi di distanziamento del trasporto pubblico. Il risultato è che a causa delle regole anticovid e grazie alle azioni delle amministrazioni è cresciuta la ciclabilità, c’è stato un vero e proprio boom del monopattino in sharing, mentre è proseguita la crisi del trasporto collettivo. L’auto resta una protagonista, anche se in diverse città non è tornata a livelli precovid per lo smart working, proseguito lungo tutto il 2021.
L‘andamento delle emissioni di CO2 totali dal 1990 al 2019 è stato differente fra le varie Città Metropolitane: in alcuni centri si registra una tendenza decrescente, in altre stabile o in altre ancora crescente come per la Città Metropolitana di Bologna (+30%) nell’ultima decade. A livello nazionale, i gas serra nei trasporti sono cresciuti dal 1990 al 2019 del 3,9%, ed anche nelle città metropolitane si evidenzia una tendenza alla crescita. Nelle 14 Città Metropolitane, per i gas serra si evidenzia il peso enorme dei trasporti stradali sul totale (mediamente dal 30% al 60%) e di questo segmento l’automobile ne determina in genere almeno due/terzi.
Nell’anno 2019, (pre-pandemia) si osserva che le emissioni del settore trasporti su strada della CO2, i contributi più rilevanti sono da attribuire al traffico automobilistico che varia nelle Città Metropolitane da un minimo del 58% a un massimo del 78% rispetto alle emissioni totali dei trasporti. Il contributo medio nelle Città Metropolitane derivato dai veicoli commerciali leggeri è pari al 10%, quello dei veicoli commerciali pesanti 17%, mentre per i ciclomotori e motocicli è pari al 3%.
Inoltre, emerge che nelle aree metropolitane di Milano, Bologna, Firenze, Genova e Venezia, in cui ricadono importanti arterie autostradali e/o tangenziali, si osservano i valori percentuali più alti determinati contributo dei veicoli commerciali pesanti e autobus (19% - 28%).
Considerando le emissioni pro capite di CO2 relative al settore trasporti su strada emerge che le città con i valori più alti sono Bologna (2.383 kg/anno) e Firenze (2.055 kg/anno), a cui seguono Venezia (1.953 kg/anno) e Genova (1.883 kg/anno). "Occorre infatti considerare che nelle aree metropolitane di queste città ricadono importanti tratti autostradali caratterizzati quindi anche da un forte contributo alle emissioni del comparto merci. Invece, Napoli e Palermo sono caratterizzate dai valori più bassi di emissioni pro-capite con circa 1.000 Kg di CO2/anno", si legge nel rapporto.
Diverse città continuano a superare più di 35 volte il limite giornaliero del PM10 nell’arco di un anno. La situazione più critica si riscontra anche nel 2021 come nel 2020 nella città di Torino (75 superamenti), seguono Milano con 61 e Venezia con 50, a cui si aggiunge quest’anno Catania (50 superamenti). Firenze è a 13 superamenti nel 2021.
Il rapporto segnala anche un potenziamento delle reti ciclabili grazie anche agli stanziamenti del Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS). Tra i casi virtuosi ci sono Roma (+ 69 km), Genova (+ 29 km), Torino (+17 km), Bologna (+ 12 km) e Cagliari (+11 km).
È boom della micromobilità elettrica. Si segnalano l’avvio di servizi in alcune città che ne erano precedentemente sprovviste, come Catania (3 operatori 1 una flotta di 1000 mezzi) e Palermo (con 3500 mezzi in flotta e ben 7 operatori). Aumenta la flotta dei mezzi a disposizione in molti centri, tra cui Milano (che passa da una flotta di 3750 mezzi a 5250), Torino (da 3500 a 4500), Napoli (da 1050 a 1800), Bari (da 1000 a 1500).
Per il bike sharing la città più virtuosa è sicuramente Milano, con quasi 17 mila bici in flotta (trend in aumento rispetto allo scorso anno). Abbiamo poi Roma (flotta di 9700 bici, tendenza positiva) seguita da Torino (5300), Firenze (4000) e Bologna (2500). Per quanto riguarda car sharing, sul podio c’è Roma (con una flotta di 2153), Milano (2118) e Torino (880). Il capoluogo lombardo si piazza al primo posto anche per quanto riguarda la mobilità condivisa degli scooter (4.352 pezzi in flotta) seguita dalla Capitale (3400).
Un ulteriore interessante dato riguarda poi la composizione del parco circolante: le autovetture a gasolio sono in diminuzione, mentre si registra una crescita significativa delle autovetture elettriche e ibride. Tra i principali exploit per quanto riguarda le aree metropolitane, si segnalano Roma (99931 ibride e 10805 elettriche) Milano (86147 e 7509), Torino (47470 e 5263) Firenze (41735 e 7292) e Bologna (29268 e 2157).
Per quanto riguarda l'area metropolitana fiorentina, dal rapporto emerge come ogni abitante impieghi in media 54 minuti al giorno per la mobilità, per uno spostamento medio di 11,1 km (dati riferiti al triennio 2017/2019).