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Lee Jung-jae, l’attore star di Squid Game a Firenze per il Korea Film Fest

'Grazie alle piattaforme come Netflix ci siamo potuti avvicinare anche al pubblico italiano'

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venerdì 08 aprile 2022 15:52

“Sono stato a Firenze più volte per motivi personali ma è la prima volta per un festival di cinema. Del capoluogo toscano ho già apprezzato l’arte e l’architettura e mi piace molto anche la moda”.

 

Sono le parole della star del cinema coreano Lee Jung-jae, protagonista della serie tv Squid Game, oggi da Frescobaldi a Firenze, ospite della 20/ma edizione del Florence Korea Film Fest, ha incontrato l’organizzazione e la stampa e ha ricevuto uno speciale riconoscimento da Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana. 

 

L’attore presenterà questa sera il film “Deliver us from Evil” e domani, sabato 9 aprile al cinema La Compagnia, incontrerà il pubblico in una masterclass dedicata al suo cinema. Lee Jung-jae, rispondendo ad alcune domande riguardo Squid Game ha detto: “per me quel personaggio è molto importante perché in realtà partendo da una fase di debolezza, grazie a un percorso di crescita diventa più forte. Questo mi fa ben sperare che l’amore e l’empatia sono ancora una componente essenziale della nostra società. L’attore ha poi proseguito, sempre riguardo alla serie, che “sicuramente grazie a Netflix e alle piattaforme web, ci siamo potuti avvicinare al pubblico italiano, anche perché i contenuti coreani non sono sempre facili da distribuire. Penso che queste piattaforme possano offrire contenuti rilevanti in tutto il mondo. Inoltre, a causa della pandemia la distribuzione di molti film è stata arrestata, ma spero che ora queste forme d’arte possano arrivare direttamente nelle case del pubblico di tutto il mondo".

 

Lee Jung-jae, riguardo i molti festival coreani presenti in Europa ha evidenziato quello di Firenze, particolarmente famoso perché ha una storia importante alle spalle, infatti è arrivato al traguardo dei 20 anni. "Essere qui per un regista o un attore coreano rappresenta una tappa di enorme prestigio. In Corea racconterò di questa bellissima iniziativa”. 

 

Nel programma della terza giornata, alle 15 “Snowball” di Lee Woo-jung. Protagoniste sono la diciottenne Kang-yi, le sue amiche So-young e Ah-ram, al centro la loro fuga, il tentativo di emancipazione, che non va come previsto, quando sorgono gli interrogativi sul futuro e sul passato. La giornata prosegue con tre pellicole selezionate dalla categoria Orizzonti Coreani, i maggiori successi al cinema in Corea del Sud negli ultimi anni: “Sinkhole” di Kim Ji-hoon (ore 18) sulla sfortunata rovina della casa di Dong-won, che si ritrova durante una cena con ospiti in una gigantesca voragine, e “The Book of Fish” di Lee Joon-ik, film storico sul rapporto del giovane studente Jeong Yak-jeon, esiliato dopo aver servito il re su un’isola deserta, e il mare, grazie alla scoperta del confucianesimo (ore 20.30).

 

Alle 23 la proiezione di “Guimoon: la porta oscura” l’horror campione di incassi di Sim Deok-Geun. In un centro ricreativo avvengono eventi paranormali ogni Capodanno, dopo uno spregevole crimine del custode anni prima: l’investigatore Do-jin ritorna al suo interno, dopo aver perso drammaticamente la madre per risolvere il mistero, nel frattempo, tre studenti vengono a sapere dei fenomeni inspiegabili che accadono nell’edificio abbandonato. Determinati a vincere un video contest e i soldi del premio, il trio decide di andare a dare un’occhiata. 

 

 

 
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