Siamo alla fine di marzo, sono passati più di otto mesi da quel 9 luglio che ha dato inizio alla lotta dei lavoratori Gkn. Mesi di vertenza per la difesa dei posti di lavoro, mesi di assemblea permanente, in cui il territorio si è stretto intorno a lavoratori e lavoratrici. Un territorio che si è allargato, che non è più solo Firenze.

Il licenziamento collettivo dei dipendenti dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio è stato l'inizio di una lotta che ora è stata messa nero su bianco, ed è diventata un libro: "Insorgiamo - Diario collettivo di una lotta operaia (e non solo)". Un libro-raccolta di otto mesi di scritti, comunicati, post e discorsi della lotta Gkn. E quando, e dove, potrebbe uscire, se non direttamente in piazza, sabato, durante la mobilitazione nazionale lanciata dal Collettivo di fabbrica a Firenze.

"Un motivo in più per esserci il 26 a Firenze: uscirà direttamente in piazza il libro-raccolta di otto mesi di scritti, comunicati, post e discorsi di questa nostra lotta. Acquistandolo contribuirete naturalmente alla cassa di resistenza e a tutte le spese stesse della manifestazione. L'idea di questo libro e la sua realizzazione sono nati in pochi giorni, nel pieno dell'Insorgiamo tour e della preparazione del corteo. Un ringraziamento va quindi allo sforzo titanico di Alberto Prunetti e di tutta le compagne e i compagni di Edizioni Alegre che si sono messi subito a disposizione per lavoro editoriale, correzione bozze, grafica, tipografia e persino per anticipare le spese. Insomma, un'opera collettiva nel contenuto e nella realizzazione", dice il Collettivo di Fabbrica.

Dalla premessa del libro: "Scriviamo poche righe di premessa a questa edizione (...) nella congiunzione esatta tra quello che è stato e quello che potrebbe essere. La vertenza Gkn non è conclusa e, come sempre, potrebbe terminare domani o andare avanti per anni. È una situazione complessa, ma in fondo la complessità ce la siamo guadagnati. Finora ci siamo conquistati un futuro non scritto. Gli otto mesi che abbiamo alle spalle però sono un dato di fatto. E questo dato di fatto, la capacità di un collettivo di fabbrica di resistere e di un’azienda di autogestirsi, oggi noi lo mettiamo a disposizione di chiunque vorrà trarne ispirazione, metodo, coraggio".