Un'istituzione per la cucina e la ristorazione di Firenze, e non solo: è morto lo chef Fabio Picchi. 

Se ne è andato a 68 anni il patron del Cibreo, lo storico ristorante di Sant'Ambrogio conosciuto in tutto il mondo, ma anche del più recente C.Bio, bottega-mercato in via della Mattonaia. Autore di diversi libri, nel 2003 Picchi aveva fondato il Circo-lo Teatro del Sale, insieme a sua moglie, l'attrice Maria Cassi.

Fabio Picchi era malato da tempo, e all'improvviso le sue condizioni di salute si sono aggravate.

“Una notizia terribile che ci addolora profondamente, un dolore immenso. Ci mancherà tantissimo”, sono le parole del sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte del famoso chef.

“Per me Fabio è stato non solo un punto di riferimento nella comunità fiorentina ma un amico vero - continua - e lo ringrazio per la sua vita e per il suo lavoro, per la sensibilità sui temi dell’ambiente e dell’inclusione sociale. Era una persona autentica, sempre sorridente, animata dalla volontà di partecipare alla vita fiorentina e tramandare la passione per il cibo con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Fabio amava visceralmente il suo lavoro e la sua città: ristoratore affermato, non aveva mai smesso di investire nella sua Sant’Ambrogio e di spronare l’amministrazione con idee di riqualificazione dell’area”.

“Mi stringo a Maria, ai suoi figli straordinari e ai familiari tutti - conclude - esprimendo loro la mia vicinanza e quelle dell’amministrazione e della città intera”.

“Con lui - sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - se ne va un pezzo di Firenze e di Toscana che si è fatta conoscere e apprezzare nel mondo per la sua creatività e genialità”. “Picchi – prosegue – è stato un ambasciatore del gusto e dei sapori della nostra regione, capace di esaltare la semplicità e genuinità della nostra cucina e farne un veicolo di cultura: cultura enogastronomica ma anche cultura nel senso più ampio, in una tradizione intimamente toscana che sa mettere insieme arte, convivialità e piacere della tavola”.